L’IC Ardea 3 ha scelto di dedicare una giornata alla Giornata internazionale contro la violenza di genere, trasformando le aule in spazi di dialogo, ascolto e consapevolezza. Un’iniziativa che non nasce isolata, ma che si inserisce in un percorso educativo più ampio: pochi giorni prima, infatti, la scuola aveva affrontato con gli studenti i temi del bullismo e del rispetto reciproco. Due argomenti diversi, ma uniti da un obiettivo comune: promuovere relazioni sane e responsabili, e fornire ai ragazzi strumenti per riconoscere e contrastare comportamenti lesivi.
Professionisti a confronto con gli studenti
Per approfondire il tema della violenza di genere in tutte le sue forme, l’istituto ha ospitato tre figure professionali specializzate: l’avvocata Marconato, l’avvocata Agnese, lo psicologo, dottor D’Orso, tutti impegnati nel fornire ai giovani una visione chiara dei segnali di rischio, delle dinamiche relazionali tossiche e delle possibilità concrete di chiedere aiuto. Gli interventi hanno avuto un approccio diretto e pratico, calibrato sull’età degli studenti, per aiutarli a riconoscere quando parole, gesti o silenzi possono costituire una forma di violenza, fisica o psicologica.
A moderare l’incontro è stata Elsa Casano, che ha guidato il confronto mantenendo un clima aperto, partecipato e rispettoso, favorendo il coinvolgimento attivo dei presenti.
La scuola come presidio di prevenzione
L’iniziativa è stata sostenuta con convinzione dalla dirigente scolastica, dottoressa Antonella Ciarbelli, che nel suo intervento ha ribadito il ruolo centrale dell’educazione nella prevenzione della violenza: «La prevenzione è un investimento educativo fondamentale. Parlare di rispetto, di ascolto e di tutela reciproca significa fornire ai nostri ragazzi strumenti per crescere liberi dalla violenza e capaci di costruire relazioni sane. La scuola deve essere il primo luogo in cui imparare a riconoscere e difendere i propri diritti.»
Un messaggio che risuona con forza in un momento storico in cui le cronache ricordano quotidianamente quanto sia urgente un’educazione alla parità, alla non violenza e all’affettività consapevole.
Gli studenti al centro del dialogo
Durante l’incontro, gli alunni sono stati invitati non solo ad ascoltare, ma anche a intervenire, ponendo domande e condividendo riflessioni. Un approccio partecipativo che ha sottolineato un concetto chiave, ribadito dai relatori: conoscere è il primo passo per difendersi e per rispettare gli altri.
Dal riconoscimento dei linguaggi manipolatori alla gestione delle emozioni, fino alla consapevolezza dei propri diritti: la giornata ha offerto ai più giovani strumenti concreti per affrontare con maggiore maturità e sicurezza le relazioni quotidiane.
Appello alla responsabilità collettiva
L’evento si è concluso con un appello alla responsabilità collettiva: contrastare la violenza di genere significa educare, informare e creare contesti in cui il rispetto sia la regola, non l’eccezione. La scuola, con iniziative come questa, conferma il suo ruolo di presidio educativo fondamentale, dove le nuove generazioni possono imparare a costruire relazioni basate sull’ascolto, l’empatia e la non violenza.
L’IC Ardea 3 continua così a investire in un percorso formativo che mette al centro i valori della convivenza civile, nell’auspicio che ciò che si impara tra i banchi possa trasformarsi in consapevolezza e responsabilità nella vita adulta.

