(Adnkronos) – "Nessuno che ha riscattato la laurea vedrà cambiata l'attuale situazione. Qualsiasi modifica dovesse intervenire varrà solo per il futuro", ha precisato oggi, mercoledì 17 dicembre, nell'Aula del Senato la premier Giorgia Meloni, sottolineando che l'emendamento in questione "deve essere corretto". Intanto Claudio Borghi, senatore della Lega e relatore della legge di bilancio, ha depositato in Commissione bilancio del Senato il sub emendamento alla proposta del governo alla Manovra, che punta a "cancellare la parte sulle pensioni relativa all'allungamento delle finestre del pensionamento anticipato e al riscatto della laurea", sostituendola con "una copertura che noi abbiamo individuato nell’Irap sulle banche, specificando però che si tratta di una clausola di salvaguardia". La necessità di questa clausola, spiega Borghi, viene dal fatto che "le regole europee, in termini di materia pensionistica, prevedono, anziché un orizzonte di tre anni, uno di dieci; e quindi, dato questo orizzonte e dato che la norma sulla previdenza complementare, in astratto, potrebbe indurre più persone al pensionamento anticipato, allora bisogna mettere gli eventuali oneri. Certo – chiosa il senatore leghista – che è tutto un 'se' incredibile, io non so che succede tra sette anni … stiamo parlando di nulla. Soprattutto, non so se" la norma in questione "viene accettata nella sua totalità: è come ai tempi di quota 100, che chiedeva una copertura da 9 miliardi e poi alla fine il tiraggio è stato di 3miliardi", ricorda. "Io dico le stesse cose da quando ero all'opposizione, sia quando c'era l'amministrazione Biden, sia quando c'era l'amministrazione Trump" dice la premier Giorgia Meloni. "Cioè, ho il vizio della coerenza, senatore Monti… E' lei che mi chiede di cambiare le mie posizioni in base a chi arriva alla guida degli Stati Uniti, ma io non ragiono così. Io ho sempre sostenuto -l'ho fatto dall'opposizione e pochi altri partiti hanno avuto lo stesso coraggio- che l'Italia e l'Europa dovessero rafforzare la propria capacità di difesa, perché io preferisco una costosa libertà a una costosissima, ma apparentemente comoda, sudditanza. E' sempre stato così per quello che mi riguarda, è sempre sarà così''. "Non dobbiamo parlare di quello che gli americani si aspettano da noi ma di quello che noi stessi ci aspettiamo" dice la premier. "E' un fatto che l'Europa si sta condannando all'ininfluenza e quindi qualcosa non ha funzionato. Io penso sia un errore nascondere la polvere sotto il tappeto e poi aspettare che qualcuno venga da fuori a spiegarci come rimetterci in piedi. Siamo in grado di stabilire da soli come l'Europa si mette in piedi". ''Ci deve essere la serietà – ha sottolineato Meloni- e la volontà politica per rimettere insieme questo continente. Non basta sventolare la bandiera con le stelle e dire devi stare con l'Ue o con gli Usa…''.
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