Roma, presentato ieri pomeriggio alle 17.30 nella sala consiliare di Palazzo Valentini, sede dell’Ente Città Metropolitana il libro dello scrittore Salvo Khepri dall’interessante titolo ” La Via del Ritorno”, già una prima partecipata presentazione del libro si tenne a Nettuno presso il Forte Sangallo, nei mesi scorsi , nella cittadina dove vive ed ha lavorato molti anni l’autore Dario Porfidia ( alias Salvo Khepri ) . ” La via del ritorno, come spiega lo scrittore è ambientato a Roma e gli eventi avvengono tra ottobre 2024 e luglio 2025. É un romanzo di trasformazione interiore, che narra la storia di Giulio, un uomo di cinquant’anni. Ad un certo punto la vita che si era costruito gli crolla addosso; proprio da quella fragilità avrà un’intuizione: dentro ognuno di noi esiste un’energia vitale capace di guidarci oltre il dolore e rigenerare la speranza. La via del ritorno ci ricorda che l’innovazione non può prescindere dall’etica, dalla presenza umana, e da una cultura fondata su gentilezza, ascolto e bene comune. Salvo Khepri è lo pseudonimo di un autore italiano che esplora, attraverso la scrittura, le crisi dell’anima e la possibilità di trasformarle in percorsi di luce. Il suo nome richiama l’antico simbolo egizio dello scarabeo, emblema di rinascita e consapevolezza. Questo è il suo primo romanzo pubblicato. Si parla di empatia, dell’ascolto degli altri, piuttosto del concentrarsi sempre e solo su stessi, un modo di vivere questo che potrà solo arricchire la nostra vita e farci scoprire cose interessanti e incoraggianti nell’ascolto degli altri . L’innovazione tecnologica, come più volte ribadito durante l’incontro, non potrà mai prescindere dall’etica umana, dalla sua presenza fisica, le sue qualità, la sua esperienza, quale elemento umano “. All’incontro con l’autore di ieri pomeriggio sono intervenuti un folto pubblico e diversi personaggi del mondo politico, giornalistico, culturale e giuridico che hanno voluto onorare con il loro contributo nei loro autorevoli interventi il testo nelle sue più intrinseche sfumature . E soprattutto addentrandosi nella logica dell’autore che vede sempre nelle cose da fare il coinvolgimento in prima persona dei suoi collaboratori, facendoli partecipi di ogni progetto in modo da farli diventare parte attiva del processo di creazione e condivisione dello stesso. Un racconto per dire quasi autobiografico che vede nell’Attore principale del libro la propria immagine. Sono intervenuti la tavolo dei relatori con il loro bagaglio di esperienze la professoressa Antonella Mosca, corrispondente de Il Messaggero di Anzio e Nettuno e moderatrice nel dibattito, il Giudice Applicato del Tribunale del Vaticano Giancarlo Amato, recente ex Procuratore Capo di Velletri per circa 5 anni; Il Deputato Stefano Fassina, già Viceministro; Alessia Pieretti, Consigliera di Città Metropolitana, della Commissione innovazione tecnologica e transizione digitale, sviluppo economico, attività turistiche ed energia. Il numeroso pubblico in sala, ha seguito con molto interesse gli interventi dell’autore ed ha applaudito spesso a lungo alle fasi salienti ed emozionanti nel racconto del testo esplorate dai commentatori. Il Magistrato Amato e l’onorevole Fassina, hanno messo in risalto nei loro interventi ” l’importanza dell’educazione al senso civico e al rispetto degli altri da parte dei giovani, che deve avvenire soprattutto nei nuclei familiari e nelle scuole . Per fare questo in questa epoca di Intelligenza Artificiale bisogna stare vicini ai giovani dedicandogli tempo di qualità, per affrontare le nuove sfide di questo sistema di cose teso sempre più verso un mondo freddo e super tecnologico ” . Presenti come sempre anche la famiglia dell’autore, con la consorte e il figlio. La moglie del Procuratore Capo, oggi Magistrato presso lo Stato Vaticano, Giancarlo Amato, la signora Donatella, presente all’evento ha espresso i suoi più vivi complimenti all’autore del libro, così come hanno fatto gli altri presenti, che hanno infine chiesto la foto ricordo e il firma copia a Dario Porfidia ( in arte Salvo Khepri ), uomo sempre operativo e attivo nel sociale e nella cultura, 52enne, che nella vita svolge il ruolo di colonnello nell’Esercito italiano ed è stato direttore dell’importante reparto logistico nazionale dei servizi Uttat al Poligono Militare di Nettuno per molti anni, oggi impiegato in altro importante incarico al Ministero della Difesa.
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