Una serata indimenticabile, di quelle che lasciano il pubblico sospeso tra applausi e commozione, al Teatro Bernini di Ariccia per il nuovo appuntamento della stagione di prosa 2025-2026. Difficile descrivere quanto accaduto durante lo spettacolo che ha visto protagonista Giulia Ricciardi, sola in scena, capace di tenere il pubblico “a un respiro di distanza” grazie a un’interpretazione intensa, autentica, viscerale. “Nannarè” è una piece piena di spigoli eppure tremendamente vibrante, lineare nella sua comunicazione.
In una performance che ha ricordato la forza espressiva di Anna Magnani, Giulia Ricciardi ha portato in scena un personaggio profondo e tragico, capace di far ridere e commuovere. La storia, ambientata in un commissariato, si è rivelata solo alla fine essere un dialogo nell’aldilà. Un colpo di scena che stravolge: l’assassinio della protagonista avviene in pochi secondi e il pubblico comprende solo allora che tutto si stava svolgendo dopo la sua morte, in un’atmosfera che ha richiamato il film “Una pura formalità” di Giuseppe Tornatore.
Giulia Ricciardi – per la quale gli aggettivi elogiativi risulterebbero pleonastici – non ha perso una virgola: presenza scenica impeccabile, corpo e voce al servizio di una verità teatrale rara. Una maestria tecnica insieme a una sensibilità umana che ci hanno fatto dimenticare che si trattasse di un’interpretazione attoriale, per quanta verità e naturalezza Giulia Ricciardi ha saputo offrire al personaggio, in cui si è letteralmente trasfigurata”
Una prova d’attrice che ha emozionato, lasciando il pubblico in piedi per una standing ovation spontanea e fragorosa, dalla prima all’ultima fila.
Una serata che resterà impressa nella memoria degli spettatori come esempio di teatro sociale vivo, necessario e sincero. La programmazione del Bernini proseguirà domenica 21 dicembre, alle 18, con l’atteso evento degli allievi dell’Accademia impegnati in “Bernini soirée”.
Rocco Della Corte

