“Sarebbe utile- si legge oggi in una nota del Gruppo Falleri-Giornalisti 2.0 che il pubblicista Carlo Felice Corsetti chiarisse una volta per tutte ai colleghi giornalisti italiani cosa è accaduto realmente in una vicenda che ha come minimo dell’increscioso e del farsesco e di cui siamo profondamente delusi”.
Con un post del 4 marzo sul suo profilo Facebook il giornalista pubblicista Carlo Felice Corsetti dava conto di un incontro a Montecitorio, nella sua veste di rappresentante ufficiale dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti Italiani. Due giorni dopo con un tweet lo stesso Corsetti conferma di aver partecipato alla riunione come rappresentante del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, nella sua veste di componente della “Commissione Tecnica Consultiva per l’Editoria presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri”, commissione che è stata soppressa dal 2017.
È questo che attesta un documento ufficiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
IL POST TWITTER

Dopo il post di Facebook e il tweet del 6 marzo che Carlo Felice Corsetti- precisa la nota del Gruppo Falleri-Giornalisti 2.0 ha postato in rete, in cui Corsetti si fregiava di far parte della Commissione Consultiva di Palazzo Chigi, è arrivata puntuale la replica di Palazzo Chigi. Il Capo del Dipartimento Editoria della Presidenza del Consiglio, Consigliere Ferruccio Sepe, scrive quanto segue:
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“Con note in data 18 febbraio 2022, il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti ha comunicato allo scrivente di aver designato nella riunione del 9 febbraio 2022, il giornalista Carlo Felice Corsetti quale proprio rappresentante in seno alla Commissione Tecnica Consultiva per l’editoria presso la PCM di cui all’oggetto. Successivamente, con note in data 10 marzo 2022,11 Consiglio Regionale del Lazio – avendo appreso dei social network della qualificazione del dottor Corsetti quale rappresentante dell’Ordine -ha chiesto allo scrivente di confermare l’operatività della suddetta Commissione ovvero la sue avvenuta abolizione. Al riguardo, si rappresenta che l’articolo 32 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 ha abrogate la norma istitutiva della Commissione in oggetto e le relative disposizioni di funzionamento, pertanto, ad oggi, l’Organo tecnico consultive risulta soppresso. Si coglie l’occasione per porgere cordiali saluti. IL CAPO PEL DIPARTIMENTO (Consigliere Ferruccio Sepe).
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“Questo vuol dire che il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Italiani- chiarisce la nota del Gruppo Falleri-Giornalisti 2.0 non sa che il pubblicista Carlo Felice Corsetti dichiarava pubblicamente di essere membro di una Commissione tecnica che in realtà non esiste più da anni. ?
Ci si chiede: Come si è permesso di affermare di far parte di una commissione della PCM che non esiste?
Corsetti avrebbe dovuto sapere che la commissione non esisteva più in quanto qualche anno fa ne fece parte.
Come e chi – conclude il Gruppo Gino Falleri – Giornalisti 2.0 – ha potuto nominare Corsetti in una commissione inesistente? Questa nomina inesistente da chi è stata sollecitata ?
Le scuse di Corsetti comunque non sono arrivate, ha preferito cambiare il post di Facebook del 4 marzo scorso togliendo la parte dove si parlava della pseudo commissione (vedi foto a confronto), forse sperando di far credere ai colleghi che lui non aveva sbagliato. E’ un buon comportamento questo?

POST FB ORIGINALE

POST FB CAMBIATO
Se fossimo su “Striscia la notizia di Canale Cinque” verrebbe naturale richiamare in causa la famosa battuta di Emilio Fede “Che figura di merda”.
Certo, un figuraccia istituzionale senza precedenti per tutti, una questione altamente incresciosa e grave di cui ora crediamo se ne dovrebbe occupare anche il consiglio disciplinare dell’Ordine dei giornalisti, se non altro per fare chiarezza verso tutti i colleghi che hanno creduto a Corsetti.


