“Affabulazione, non troviamo altro termine per definire la qualità della comunicazione politica di questi ultimi anni. Se la persuasione a cui non seguono fatti può andar bene per scenari che non toccano la vita dei cittadini passi pure. Il problema è quando si parla di provvedimenti che incidono sulla salute, allora le cose cambiano”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che spiega: “Da mesi assistiamo a denunce quotidiane sulla inadeguatezza dei nostri pronto soccorso e, miracolosamente, il 7 giugno arriva puntuale la dichiarazione dell’assessore alla Sanità della Regione Lazio, che sciorina numeri destinati a rassicurare stampa e opinione pubblica. Ci sarebbero 122 milioni di euro per ‘rimodulare il piano di emergenza’, che in linguaggio concreto significa altri tempi morti di discussioni, incontri, tavoli, forse qualche regolamento e qualche letterina dei direttori di Asl e ospedali, individuati quali capri espiatori della disorganizzazione. Noi cittadini vorremmo qualcosa in più – incalza il presidente – vorremmo i tempi di realizzazione dei tanti proclami provenienti da efficaci e ben retribuiti uffici stampa. Non ci basta più leggere il velato rimbrotto del capo della Sanità regionale ai suoi ‘dipendenti’ manager aziendali, quasi fossero loro i responsabili di tanto dissesto. Servirebbe un esame di coscienza su chi, in questi anni, ha condotto la sanità al disastro organizzativo”, chiosa il presidente.
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