di Debora Felici
In queste giornate di caldo rovente che non dà tregua, il problema del cambiamento climatico si mostra in tutta la sua gravità.
Secondo l’ultima relazione del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC), il riscaldamento globale sta provocando cambiamenti crescenti, e in alcuni casi irreversibili, nell’andamento delle precipitazioni, negli oceani e nei venti in tutte le regioni del mondo. Nell’UE e nel mondo, gli eventi meteorologici estremi quali ondate di calore, inondazioni e incendi boschivi si verificano con maggiore frequenza e intensità. Secondo gli scienziati, mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5ºC è il modo migliore per salvare il pianeta dai pericolosi effetti dei cambiamenti climatici.
Si terrà a Sharm el-Sheikh dal 6 al 18 novembre 2022 la Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (COP27).
COP significa conferenza delle parti (“conference of the parties”) della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), sottoscritta 30 anni fa, nel 1992, durante il cd. Summit della Terra a Rio de Janeiro. La Convenzione punta alla riduzione delle emissioni dei gas serra per ridurre il riscaldamento globale e prevede la possibilità che siano adottati atti ulteriori (denominati “protocolli”) che pongano limiti obbligatori alle emissioni. Il primo di tali atti, che ha previsto un impegno concreto e giuridicamente vincolante da parte dei Paesi sviluppati a diminuire le proprie emissioni, è stato il protocollo di Kyoto del 1997.
Nel 2015 si è raggiunto il cosiddetto Accordo di Parigi, con cui si è stabilito di limitare il riscaldamento globale al di sotto dei 2ºC e di proseguire gli sforzi per limitarlo a 1,5ºC. Per fare questo i Paesi firmatari dell’Accordo di Parigi si sono impegnati a ridurre drasticamente le proprie emissioni nei prossimi anni per arrivare, nel 2050, a zero emissioni nette, una situazione in cui i (pochi) gas a effetto serra emessi vengono completamente riassorbiti da foreste, oceani e da tecnologie di cattura e sequestro del carbonio.
Nel 2021 si è tenuto il 26° vertice annuale della Conferenza delle Parti (COP26), presieduto dal Regno Unito, in partnership con l’Italia, a Glasgow. Tra le iniziative più importanti assunte a Glasgow vi sono l’aumento degli impegni a fornire finanziamenti per aiutare i paesi in via di sviluppo a contrastare i cambiamenti climatici e l’adozione dell’impegno globale per la riduzione delle emissioni di metano. L’Unione europea è il principale sovvenzionatore di finanziamenti internazionali per il clima ed è impegnata, in particolare, a sostenere economicamente i paesi in via di sviluppo per aiutarli ad affrontare gli effetti dei cambiamenti climatici.
Il Ministero della Transizione Ecologica invita organi istituzionali, amministrazioni pubbliche, organizzazioni non governative nazionali e settore privato a candidarsi, entro e non oltre le ore 12.00 del 9 settembre 2022, per la realizzazione o sponsorizzazione di side event, seminari e presentazioni sui temi del cambiamento climatico, da svolgersi presso il padiglione italiano durante la COP27 a Sharm el-Sheikh.
Sono ammessi eventi di durata non superiore alle due ore, da tenersi preferibilmente in lingua inglese. Il Ministero fornirà ai candidati selezionati la sala e le attrezzature di supporto audio-visivo. Altre spese inerenti ad aspetti organizzativi degli eventi, quali viaggi e soggiorni, servizi di traduzione/interpretariato, catering, inviti o altro, resteranno a carico dei soggetti proponenti. Candidature e info sul sito del MIT

