di Debora Felici
Il 2022 è un anno storico per gli italiani, cittadini e animali. L’8 febbraio è stata approvata la modifica dell’art. 9 della Costituzione, nel quale è ora inserita la frase: “La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”. Il dato normativo testimonia l’evoluzione storica e sociale del rapporto tra uomo e animale da compagnia.
Il grande affetto che lega il bel Paese ai suoi animali è confermato dai dati del nuovo rapporto Zoomark-Assalco. Secondo le stime di Euromonitor citate nel Rapporto, nelle case degli italiani ci sono circa 64 milioni di animali domestici, di cui 19 milioni sono cani e gatti. Il “re” dei pet italiani è il gatto (oltre 10 milioni) seguito dal cane (oltre 8 milioni). Molti pesci, quasi 30 milioni di esemplari, e uccelli ornamentali, quasi 13 milioni di esemplari. Più di 1 milione e 800 mila piccoli mammiferi e oltre 1 milione e 300 mila rettili.
E’ in crescita il numero delle “adozioni” di animali domestici, che sono ormai percepiti e trattati come membri effettivi della famiglia. Molte le famiglie che hanno adottato un animale negli ultimi due anni, a seguito della pandemia causata dal SARS-Cov-2. La compagnia animale è stata di grande sostegno durante la pandemia e ha aiutato molti a sopportare l’isolamento forzato, l’ansia e lo stress.
Assalco ha analizzato l’evoluzione negli ultimi 15 anni del rapporto uomo – pet e della percezione dello stesso nella popolazione italiana. L’analisi è stata condotta mediante interviste on-line, su un campione di 1.000 individui di 35-74 anni, selezionato da un panel proprietario di BVA-Doxa. La rilevazione è stata condotta nel periodo compreso tra il 4 e il 10 aprile 2022 e nello studio si avverte che i dati vanno esaminati con cautela, data la limitata numerosità del campione.
Il 42% degli intervistati si è rivelato essere un proprietario di uno o più animali da compagnia, senza grandi differenze tra le diverse provenienze geografiche né per fasce di età. Incuriosisce il fatto che vi sono più uccelli nelle regioni del Sud e delle isole, e più animali da terrario al Centro e nel Nord-Est.
Il dato sul numero di cani pare legato a quello dei componenti della famiglia: fra i single la percentuale dei possessori di cani è del 20%, fra le coppie del 26%, e nelle famiglie con 4 o più componenti del 32-33%.Analogo trend per uccelli, pesci, piccoli mammiferi e rettili. Diversamente, il numero dei gatti non varia a seconda della grandezza del nucleo familiare.
Rassicurante – specie per i pet! – il risultato dell’indagine sulle motivazioni che portano gli italiani ad acquistare animali domestici. Meno di un italiano su dieci lo fa per “seguire la moda” o per imitare celebrità o influencer. Per la popolazione più anziana la motivazione prevalente è il bisogno di compagnia, per i genitori influisce anche il ruolo nella responsabilizzazione di bambini e adolescenti. Per molti, la motivazione è che “la famiglia è più completa con un animale da compagnia”.
Dal Rapporto emerge che negli ultimi quindici anni sono aumentate in misura significativa la considerazione sociale degli animali d’affezione e la cura e le attenzioni loro rivolte. L’89% del campione è consapevole del fatto che i pet hanno creato opportunità di lavoro e siano impiegati in attività socialmente utili, come ad esempio nelle operazioni di polizia e di soccorso.
I proprietari di animali d’affezione sono molto più attenti che in passato anche alla nutrizione dei loro animali, e coinvolgono il pet nella propria vita sociale, cercando di non isolarlo nelle case e nei parchi. In forte crescita negli ultimi 10 anni il settore delle cure veterinarie, dell’igiene e quello del mercato dei giochi. Il che testimonia il valore e l’importanza crescente dello spazio dedicato agli animali da compagnia.
Secondo la maggior parte degli intervistati, infine, è importante l’attenzione del legislatore alla tutela e ai diritti degli animali, ma occorre che i proprietari siano responsabili e sia diano da fare affinché la presenza dei pet in società sia rispettosa delle esigenze di tutti e del decoro urbano.