(Meridiananotizie), Roma 19 giugno 2012 – Colpisce i giovani adulti, con un picco d’insorgenza intorno ai 30 anni, più donne che uomini, e, nel nostro Paese, segna la vita di 63.000 persone, con un costo sociale pari a circa 2,5 miliardi di euro, secondo i dati dell’Osservatorio Sanità e Salute, che comprende sia i costi diretti, relativi a ricoveri, visite, assistenza ai pazienti e alle terapie farmacologiche sia costi indiretti, derivanti dalla perdita di capacità di lavoro e di produttività e dalla necessità di assistenza nelle attività quotidiane, più elevati rispetto a quelli diretti.
Questi i temi trattati presso la Camera dei Deputati dove si è discusso di Sclerosi Multipla durante il Corso di Formazione Residenziale Interattiva “La gestione dell’assistito affetto da Sclerosi Multipla: aspetti sociali, farmacologici, economici e riabilitativi”, promosso dal Comitato Scientifico di Villa Fulvia con il contributo di Novartis, che ha visto riuniti medici specialisti e responsabili delle politiche sanitarie per definirne lo stato dell’arte e scandagliarne le sue molteplici implicazioni e ripercussioni.
I costi della Sclerosi Multipla sono elevati a causa della natura cronica della malattia, della necessità di ricovero durante le fasi di ricaduta grave e dell’aumento graduale della disabilità, che può richiedere assistenza nelle attività quotidiane della vita, e infine dalla perdita della capacità di lavoro e di produttività. E sono proprio questi aspetti, rubricati sotto la voce “costi indiretti”, ad esser maggiormente onerosi, come ha dichiarato il Professor Francesco Saverio Mennini, Docente di Economia Sanitaria, CEIS Sanità, all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
Il servizio di Mariacristina Massaro
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