Close Menu
Meridiana Notizie
    Facebook X (Twitter) Instagram
    News
    • Manovra e pensioni, emendamento verrà stralciato: ci sarà decreto
    • Ue, accordo per l’Ucraina: prestito di 90 miliardi a Kiev
    • Meteo, neve in arrivo sull’Italia: a Natale passerà anche un ciclone
    • Ucraina, Trump in pressing su Zelensky: “Fai in fretta o Putin cambia idea”
    • La flotta fantasma di Putin: “Così la Russia spia l’Europa dal mare”
    • Napoli-Milan, nervosismo in panchina: niente stretta di mano tra Conte e Allegri
    • Manovra, il riscatto della laurea frena il governo: si cerca l’intesa sulle pensioni
    • Manata di Maignan a Politano, niente espulsione: polemiche in Napoli-Milan
    Facebook X (Twitter) Instagram YouTube RSS Tumblr LinkedIn
    Meridiana NotizieMeridiana Notizie
    VMT comunicazione S.R.L.S.
    • Cronaca
      • Segnalate dalla Redazione
        • Speciali Meridiana Notizie
      • Turismo
        • Viaggi ed escursioni
      • Ambiente
        • Agricoltura
        • Animali
        • Clima
        • Ecologia
      • Cultura
        • Arte
        • Cucina
        • Feste & Sagre
        • Libri
        • Scuola e Istruzione
      • Eventi
      • Innovazione & tecnologia
      • Lavoro
      • Pubblicità
    • Italia
    • Mondo
    • Economia
    • Politica
      • Città Metropolitana di Roma
      • Governo
      • Parlamento Europeo
      • Politica economica
      • Politica estera
      • Regione Lazio
      • Roma Capitale
    • Sanità
      • Benessere
      • Salute
      • Sociale
    • Sport
      • Calcio
        • A.S. Roma
        • S.S Lazio
      • Basket
      • volley
      • Motori
      • Tennis
    • Spettacolo
      • Cinema
      • Gossip
      • Moda & bellezza
      • Musica
      • Teatro
      • Tv
    • Territorio
      • Roma
      • Litorale
      • Castelli Romani
      • Provincia di Roma
      • Provincia di Frosinone
      • Provincia di Latina
      • Provincia di Rieti
      • Provincia di Viterbo
    Meridiana Notizie
    Home » Sei mesi di guerra contro Hamas, Israele “senza exit strategy né piani per il futuro”
    Mondo

    Sei mesi di guerra contro Hamas, Israele “senza exit strategy né piani per il futuro”

    Fabrizio GerollaBy Fabrizio Gerolla7 Aprile 2024Updated:7 Aprile 2024Nessun commento0 Views
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn WhatsApp Reddit Tumblr Email
    Follow Us
    Google News Flipboard
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email Tumblr Telegram WhatsApp Copy Link

    (Adnkronos) – A sei mesi dall’inizio della guerra a Gaza “la pazienza degli alleati di Israele si sta esaurendo. Mentre il bilancio delle vittime nell’enclave continua a salire, diventa sempre più chiaro che Israele non ha un piano realizzabile su come porre fine alla guerra o su cosa verrà dopo”. Inizia così l’analisi di Ivana Kottasova, che per la Cnn traccia il bilancio della strategia dello Stato Ebraico dal 7 ottobre ad oggi. Una strategia che sembra essere poco efficace, tra obiettivi mai raggiunti e il rifiuto di Netanyahu a cambiare rotta. La determinazione nel continuare a perseguire Hamas a Gaza nonostante le orribili conseguenze umanitarie, si legge ancora, sta lasciando Israele “sempre più isolato sulla scena globale”, con il suo governo che deve far fronte a pressioni da tutte le parti. “Molteplici organizzazioni internazionali hanno avvertito che Israele potrebbe commettere un genocidio e anche i più stretti alleati del paese stanno ora criticando apertamente il primo ministro Benjamin Netanyahu. Negli Stati Uniti e nel Regno Unito crescono le richieste di fermare le spedizioni di armi verso Israele. Allo stesso tempo, Netanyahu e il suo governo sono sottoposti a crescenti pressioni in patria, con i manifestanti tornati in strada in gran numero per chiedere le sue dimissioni”, spiega Kottasova. Israele ha lanciato la guerra subito dopo i mortali attacchi terroristici del 7 ottobre da parte di Hamas. All’epoca, il governo israeliano aveva affermato che l’operazione aveva due obiettivi: eliminare Hamas e riportare a Gaza gli ostaggi presi dai militanti. Ma, nota la Cnn, a sei mesi dall’inizio del conflitto, nessuno dei due obiettivi è stato raggiunto. Infatti, mentre le Forze di Difesa Israeliane affermano di aver ucciso migliaia di combattenti di Hamas, la maggior parte dei massimi dirigenti del gruppo a Gaza, incluso Yayha Sinwar, continua a sfuggirgli, e i leader politici di Hamas si trovano all’estero. Più di 100 ostaggi sono stati liberati, scambiati con palestinesi detenuti nelle carceri israeliane come parte di un accordo di tregua con Hamas alla fine di novembre. Ma circa 130 ostaggi, di cui 99 che si ritiene siano ancora vivi, rimangono a Gaza. Nel frattempo, il bilancio della guerra nella Striscia “è orrendo: più di 33.000 persone, tra cui migliaia di bambini, sono state uccise dal 7 ottobre secondo il Ministero della Sanità di Gaza. Oltre a ciò, circa 75.000 persone sono rimaste ferite e più di un milione sono sull’orlo della fame, affrontando quella che le organizzazioni internazionali definiscono una carestia ‘imminente’. “Penso che (la guerra) abbia già superato di gran lunga le aspettative di chiunque in termini di durata, intensità, portata e mortalità, e non c’è fine in vista”, ha affermato alla Cnn Khaled Elgindy, membro senior e direttore del Programma su Palestina e Israele presso il Middle East Institute. Eppure, nota la Cnn, Netanyahu si rifiuta di cambiare rotta. “Sebbene abbia promesso di consentire maggiori aiuti a Gaza a seguito di un ultimatum del presidente degli Stati Uniti Joe Biden questa settimana” il premier israeliano “ha respinto le richieste di un cessate il fuoco umanitario e di un ripensamento del suo piano per invadere Rafah, la città meridionale di Gaza dove si trovano più di un milione di persone”. “Non esiste un piano praticabile per il futuro di Gaza, non solo per il giorno dopo, ma anche per oggi. Nessuno sa quando finirà questa guerra, come finirà”, ha detto ancora Elgindy alla Cnn. Diversi esperti hanno inoltre spiegato alla Cnn che Israele si trova ad affrontare una situazione impossibile perché l’obiettivo che si è prefissato – eliminare Hamas – è irraggiungibile. Perché? Perché l’organizzazione terroristica è molto popolare a livello nazionale. Hamas, infatti, ha dominato Gaza sin da quando ha preso il potere nel 2007 controllando tutti gli organi governativi e di sicurezza, nonché i sistemi sanitari, educativi e sociali. “Israele non può raggiungere il suo obiettivo dichiarato di eliminare Hamas, perché Hamas è parte integrante della società palestinese in Cisgiordania e Gaza. La sua popolarità è aumentata negli ultimi mesi”, ha spiegato quindi Nathan Thrall, un esperto del conflitto arabo-israeliano. “Dopo che Israele ha dichiarato di aver sconfitto Hamas nel nord, ogni settimana i soldati israeliani muoiono nel nord, quindi è evidente che Hamas continuerà ad esistere dopo questa guerra, sia che Israele invada Rafah sia che non invada Rafah. Hamas è una grande potenza sul campo e rimarrà tale anche alla fine di questa guerra”, ha affermato. Ciò significa che i leader israeliani non hanno una via d’uscita praticabile dal conflitto, ha spiegato Thrall. “Le opzioni realistiche di fronte a loro sono continuare ad occupare Gaza indefinitamente, cosa che la maggior parte degli israeliani non vuole fare, o, in alternativa, lasciare Gaza e far sì che Hamas sia la potenza più forte sul terreno, indipendentemente dal fatto che sia o meno il volto ufficiale del paese”, ha detto ancora alla Cnn. Elgindy ha anche sottolineato che l’obiettivo di distruggere Hamas non è mai stato realistico. “Penso che anche i funzionari americani si rendano conto, tardivamente, che è una totale follia” così come “permettere che l’orrore continui, come se l’obiettivo di distruggere Hamas fosse più importante di qualsiasi altra cosa al mondo, inclusa la sicurezza futura di Israele”. Il perché, secondo Thrall, è presto detto: “Ora ci sono 30.000 persone morte, 17.000 orfani… quale sarà la loro visione di Israele e degli Stati Uniti quando cresceranno?”, si chiede. Prima degli attentati del 7 ottobre, spiega ancora la Cnn, “Israele era un paese politicamente diviso, paralizzato da mesi di proteste su larga scala contro Netanyahu e il suo governo, il più di destra della storia di Israele, e in particolare dalla proposta di revisione giudiziaria del primo ministro. Ma mentre permangono queste divisioni politiche, la stragrande maggioranza degli israeliani sostiene la guerra a Gaza, nonostante la protesta internazionale per l’impatto devastante sui civili palestinesi”. “L’opinione pubblica israeliana è ancora traumatizzata dal 7 ottobre, è ancora in modalità vendetta, alcuni non vogliono che entri nemmeno il cibo. Anche se non accettiamo che sia giusto, possiamo capire qual è il loro stato d’animo”, ha detto quindi Elgindy, aggiungendo che, sebbene comprensibile considerati gli orrori degli attacchi terroristici del 7 ottobre, questa mentalità non dovrebbe influenzare la politica internazionale: “Non possiamo permettere che questo stato d’animo detti le politiche degli Stati Uniti, del Regno Unito e dell’Unione Europea. È necessario che gli adulti dicano ‘questo non è accettabile; non puoi usare la fame come arma’. In altre parole, non importa che l’opinione pubblica israeliana non sia dell’umore giusto per fermare questa guerra. Bisogna imporglielo”. Harel Chorev, ricercatore senior presso il Centro Moshe Dayan per gli studi mediorientali e africani dell’Università di Tel Aviv, ha quindi spiegato alla Cnn che la mancanza di un piano concreto da parte di Israele sta danneggiando sempre più le sue relazioni con i suoi alleati. “I nostri amici – America in primis, Gran Bretagna, Germania, Francia – non si fidano del governo, che sanno quello che fanno, che hanno un piano strategico per il futuro; non si fidano di noi per fare la cosa giusta”, ha sottolineato. Netanyahu ha svelato il suo piano per un futuro di Gaza dopo Hamas alla fine di febbraio, chiedendo la “completa smilitarizzazione” dell’enclave palestinese e la chiusura del confine meridionale del territorio con l’Egitto, nonché la revisione dell’amministrazione civile e dei sistemi educativi della Striscia. Ha inoltre respinto qualsiasi pressione da parte della comunità internazionale per il riconoscimento di uno Stato palestinese. Ma molte delle proposte sono state direttamente contrastate dai principali attori al tavolo delle trattative, tra cui Stati Uniti, Egitto ed Emirati Arabi Uniti. Allo stesso tempo, “Israele continua a rifiutarsi anche solo di prendere in considerazione altre proposte per il futuro di Gaza”, ha spiegato ancora alla Cnn H.A. Hellyer, ricercatore associato senior in studi sulla sicurezza presso il Royal United Services Institute (RUSI) di Londra. “Ci sono molti piani credibili, ma nessuno di essi è realizzabile, francamente, a causa di un ostacolo” cioè “gli israeliani” che “hanno reso molto chiaro che intendono avere il pieno controllo della sicurezza sull’intero territorio, il che ovviamente getta una chiave inattuabile nel funzionamento di qualsiasi piano che cerchi di delegare l’autorità a qualsiasi altra entità”, ha detto. Netanyahu ha precedentemente respinto anche l’ipotesi che l’Autorità Palestinese, che amministra parti della Cisgiordania occupata, possa assumere il controllo di Gaza, sebbene il piano delineato a febbraio non ne faccia menzione. Il piano prevede invece che siano “enti locali” a gestire il servizio civile. Una previsione lasciata “volutamente vaga e che può essere interpretata in vari modi. Possono essere gruppi locali, come alcuni lo hanno interpretato, ma può essere interpretato anche come un’Autorità Palestinese rivitalizzata”, ha detto Chorev. “Molto probabilmente ciò che accadrà è che ci sarà una presenza militare israeliana sul terreno a tempo indeterminato”, ha detto Elgindy. Si avrà un qualcosa come un crollo della legge e dell’ordine e sempre più caos. Quindi vedremo signori della guerra, bande, clan… Gaza è diventata un luogo non realmente vivibile. Se c’è qualcuno là fuori che crede che questa sia una situazione che porterà sicurezza e protezione agli israeliani, è un concetto completamente delirante”, h atuonato. Le proposte per stabilire un controllo di sicurezza internazionale temporaneo su Gaza non sono realizzabili data la posizione di Israele, dicono quindi gli esperti interpellati dalla Cnn. “Se Israele ammettesse di essere una potenza occupante che ha bisogno di ritirarsi, proprio come insiste la quasi totalità della comunità internazionale, e di non rivendicare i diritti di controllo della sicurezza sul territorio in violazione del diritto internazionale, allora si potrebbe avere qualcosa è simile alla KFOR in Kosovo, una forza internazionale come transizione affinché i palestinesi si assumano la responsabilità del territorio”, ha detto quindi Hellyer, riferendosi alla forza di mantenimento della pace guidata dalla Nato che opera in Kosovo. Thrall ha anche affermato che la maggior parte dei tentativi di trovare piani alternativi non sono realistici a causa della posizione di Israele, piani che “richiederebbero di esercitare un’enorme pressione su Israele” mentre spiega che “chiunque potenzialmente sostituisca Netanyahu come primo ministro probabilmente proporrebbe piani simili” a quelli del primo ministro israeliano. Benny Gantz, che questa settimana ha chiesto elezioni anticipate ed è ampiamente considerato un probabile successore di Netanyahu, se e quando gli israeliani voteranno, è un membro del governo di guerra di Netanyahu e “non ha idee significativamente diverse per Gaza o per il futuro di Israele, Palestina o per la sovranità palestinese. —internazionale/[email protected] (Web Info)

    adnkronos ultimora
    Follow on Google News Follow on Flipboard Follow on WhatsApp
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Telegram Email WhatsApp Copy Link
    Fabrizio Gerolla

    Related Posts

    Manovra e pensioni, emendamento verrà stralciato: ci sarà decreto

    19 Dicembre 2025

    Ue, accordo per l’Ucraina: prestito di 90 miliardi a Kiev

    19 Dicembre 2025

    Meteo, neve in arrivo sull’Italia: a Natale passerà anche un ciclone

    19 Dicembre 2025
    Segnalate dalla Redazione
    Città Metropolitana di Roma

    Roma, Nel Municipio XV prosegue “Guarda”, il progetto di arte pubblica partecipativa

    By marco18 Dicembre 20255 Città Metropolitana di Roma 2 Mins Read

    Prosegue per tutto il periodo natalizio, nel Municipio XV di Roma, GUARDA, il progetto di…

    Agricoltura, Confeuro: “Pieno sostegno a protesta Bruxelles. Von der Leyen si svegli”

    18 Dicembre 2025

    MANOVRA, FOLGORI (FEOLI): BENE FONDI PER ZES UNICA E TRANSIZIONELo

    18 Dicembre 2025

    Processo Open Arms. Paolo Capone, Leader UGL: “Bene l’assoluzione di Salvini, ora avanti per il bene del Paese”

    17 Dicembre 2025
    RSS VIDEO
    • Righi "Catricalà ha tracciato la via a tanti giuristi" 18 Dicembre 2025
      ROMA (ITALPRESS) - "È un premio intitolato a un luminare, a una persona che ha tracciato la via a tanti giuristi, e che è nato raccogliendo la figura di civil servant che è stata Antonio nel tempo”. Lo ha detto Paolo Righi, presidente onorario di Fiaip e membro del comitato organizzatore del premio Catricalà, giunto […]
      pillole
    • Sisto "Catricalà aveva radici profonde proiettate verso il futuro" 18 Dicembre 2025
      ROMA (ITALPRESS) - “Un uomo poliedrico. Un giurista straordinario, ma soprattutto una persona che aveva radici profonde, ma proiettate verso il futuro”. Lo ha detto il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, parlando di Antonio Catricalà, in occasione della quinta edizione del premio in suo onore. “La parola 'giusto' è una delle keyword che si […]
      pillole
    • Sanità, dai medici appello contro le disuguaglianze territoriali 18 Dicembre 2025
      ROMA (ITALPRESS) - A quasi mezzo secolo dalla legge 833 del 23 dicembre 1978 per l'istituzione del Servizio Sanitario Nazionale, la Fnomceo avvia una riflessione a 360 gradi sullo stato di salute della storica riforma. Il presidente Filippo Anelli ha affrontato l'argomento nell'ultimo Consiglio Nazionale del 2025. sat/gtr
      pillole
    • Lazio, Crea "Legge di stabilità coraggiosa" 18 Dicembre 2025
      ROMA (ITALPRESS) - "Ci apprestiamo ad approvare una legge di stabilità assolutamente coraggiosa. La Giunta Rocca e il Governo si stanno distinguendo sempre più per stabilità e visione, e i conti sono tornati a posto". Lo afferma Mario Luciano Crea, presidente della Commissione Cultura Consiglio Regionale del Lazio, a margine della sessione di bilancio. x04/sat/mca1
      pillole
    RSS Agenzia di Stampa Italpress – Top News
    • Cina, investimenti nei progetti di conservazione idrica nello Xinjiang
    • Cina, avviate operazioni doganali speciali su tutta l’isola di Hainan
    • Conad chiude il 2025 in crescita, fatturato +4,4% a 21,8 miliardi di euro
    • L’agricoltura protesta a Bruxelles, Giansanti “Asset strategico per l’Europa”
    • Paris terzo nella libera della Saslong, vince Odermatt
    • Terna, entro il 2025 operative nuove infrastrutture per circa 800 milioni di euro
    • Ue, Masiello “Agricoltura e tabacchicoltura unite contro politiche squilibrate”
    • McDonald’s, 4.000 volontari hanno raccolto oltre 10 tonnellate di rifiuti nel 2025
    • Miglietta “Anno scintillante per la Fipe, Oscar 2025 a Toko e Di Maria”
    • Zelensky “Con militari europei meno rischi di una nuova invasione russa”
    Recenti

    Manovra e pensioni, emendamento verrà stralciato: ci sarà decreto

    19 Dicembre 2025

    Ue, accordo per l’Ucraina: prestito di 90 miliardi a Kiev

    19 Dicembre 2025

    Meteo, neve in arrivo sull’Italia: a Natale passerà anche un ciclone

    19 Dicembre 2025

    Ucraina, Trump in pressing su Zelensky: “Fai in fretta o Putin cambia idea”

    19 Dicembre 2025
    Primo Piano

    Manovra e pensioni, emendamento verrà stralciato: ci sarà decreto

    By Fabrizio Gerolla19 Dicembre 20250 Primo Piano 3 Mins Read

    (Adnkronos) – L'emendamento sulle pensioni fuori dalla Manovra, il provvedimento viene stralciato dopo il pressing…

    Ue, accordo per l’Ucraina: prestito di 90 miliardi a Kiev

    Meteo, neve in arrivo sull’Italia: a Natale passerà anche un ciclone

    Ucraina, Trump in pressing su Zelensky: “Fai in fretta o Putin cambia idea”

    Lavoro

    Consulenti del lavoro, una professione al servizio dei più fragili

    By Fabrizio Gerolla18 Dicembre 20251 Lavoro 15 Mins Read
    Lavoro

    Natale, 1 italiano su 3 farà un regalo a se stesso ‘per autogratificazione’

    By Fabrizio Gerolla18 Dicembre 20251 Lavoro 4 Mins Read
    Lavoro

    Natale: tra rosmarino, pomodoro e Vermouth è gara di ingredienti-novità per il Panettone 2025

    By Fabrizio Gerolla17 Dicembre 20252 Lavoro 8 Mins Read
    Lavoro

    Vino, la Champagne presenta il Rapporto sulla responsabilità sociale della filiera

    By Fabrizio Gerolla17 Dicembre 20253 Lavoro 4 Mins Read
    MERIDIANA NOTIZIE

    Meridiana Notizie è una Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Velletri aut. n.10 del 2001

    VMT COMUNICAZIONE SRLS
    Viale Cesare Pavese, 267  – 00144 Roma  P. IVA 16051351001
    Pec: [email protected]

    DIRETTORE
    Massimiliano Tommasi
    Mail: [email protected]

    LA REDAZIONE

    Proprietario e Direttore Responsabile: Massimiliano Tommasi
    Mail : [email protected]

    Direttore Editoriale: Cristina Pantaleoni

    Condirettore: Fabrizio Gerolla
    Mail: [email protected]

    Collaboratori: Massimiliano Gobbi, Massimo Catalucci, Raffaele Natalucci, Lucio Parlavecchio
    Mail: [email protected]

    seguici
    • Facebook
    • Twitter
    • YouTube
    • LinkedIn
    © 2025 Meridiananotizie MDstudiowebagency.
    • Termini e condizioni
    • Cookie Policy (UE)
    • Privacy

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.