I biancocelesti distanziano il Napoli che segue a meno otto e si assicurano un posto nelle prossime competizioni europee
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articolo di Massimo Catalucci
A due partite dal termine del campionato, la Lazio si è assicurata la partecipazione alla competizione europea meno ambita, la Conference League ma ha l’obbligo di continuare a giocarsela fino in fondo perché la matematica dice che potrebbe ancora sperare in un piazzamento migliore per partecipare ad una delle due coppe europee più importanti: l’Europa League e la Champions League.
Mentre la prima potrebbe essere probabile perché davanti i biancocelesti hanno solo la Roma a un punto, per la seconda, dovrebbero incastrarsi troppe cose, affinché si liberi anche il sesto posto utile per portare sei squadre italiane nella massima competizione europea.
Intanto era importante tagliare il traguardo di una qualificazione nelle coppe europee, obiettivo che è stato raggiunto e che qualche domenica fa sembrava essere sfumato per la stagione 2024/2025. Adesso i ragazzi di Tudor dovranno mettercela tutta e sperare che là davanti accada qualcosa che vada a loro vantaggio per acciuffare, aiutati dalla dea bendata, un piazzamento migliore in classifica.
Lazio-Empoli
La gara di ieri è stata molto tattica nella prima parte di gioco, con i toscani che hanno anche impensierito, abbastanza seriamente, la porta biancoceleste, chiamando Mandas agli straordinari.
Il secondo portiere laziale, che di secondo ha poco perché sta dimostrando di essere un numero “uno” di pieno diritto, ha contribuito ieri alla vittoria biancoceleste, lasciando la propria porta inviolata per tutta la gara. Grandi interventi da grande portiere: un gatto tra i pali e una sicurezza per la difesa.
Ma ieri è stata la giornata di un altro ragazzo che si è conquistato a forza di sudore e lavoro la stima, prima degli allenatori che lo hanno allenato qui nella Capitale ed oggi di tutti i tifosi, in particolare di coloro che si sono dovuti ricredere sull’affidabilità di questo giocatore. Stiamo parlando di Patric, lo spagnolo in forza alla Lazio che ieri con un’entrata alla “Karate Kid”, con grande opportunismo e giocando d’anticipo sui giocatori dell’Empoli in area avversaria, su un traversone da calcio d’angolo battuto da Zaccagni e di destro, al volo, ha messo la sfera nel sacco allo scadere dei minuti di recupero (2), assegnai dall’arbitro Aureliano nella prima frazione di gioco.
L’Empoli nella ripresa ha dovuto cambiare registro e non attendere più la Lazio ma ha provato ad attaccarla per cercare di raggiungere almeno il pareggio. Ma Tudor si affida ad alcuni cambi e con i nuovi entrati mette più gamba nella squadra che poco più tardi raggiunge il gol della tranquillità, andando a raddoppiare con una bella azione corale che ha portato al tiro il neoentrato Matias Vecino per il raddoppio della Lazio. L’uruguaiano con questa rete è arrivato a quota 6 quest’anno.
La festa dell’Olimpico per gli Eroi del ’74
Grande emozione quella che si è vissuta prima della gara contro l’Empoli, quando sono scesi in campo per raccogliere l’omaggio del pubblico amico, gli eroi della Lazio leggendaria diretta dal Maestro Tommaso Maestrelli, in qui primi anni ’70.
Pulici, Petrelli, Martini, Wilson, Oddi, Nanni, Garlaschelli, Re Cecconi, Chinaglia, Frustalupi, D’amico… Così lo speaker dello stadio ha ricordato quella squadra di “bravi ragazzacci” che in quegli anni (troppo pochi, purtroppo) hanno saputo tenere testa a squadre del nord più blasonate.
E’ stata una grande emozione che i tanti volti dei tifosi assiepati sulle gradinate dello stadio olimpico, hanno manifestato senza nascondere le lacrime che, come era prevedibile accadesse, sono scese copiose, accarezzando le gote di molti al ricordo delle gesta di quel manipolo di ragazzi che solo un Maestro come Tommaso Maestrelli, poteva gestire traendo il meglio da ognuno di loro.
L’abbraccio che i tifosi biancocelesti hanno riservato ai loro beniamini di quella squadra entrata nella leggenda, è stato carico d’amore, un amore infinto che non cesserà mai e che continuerà a tramandarsi di Padre in Figlio per gli anni a venire.
Bello il tributo di tutto lo stadio quando i rappresentanti di quella Lazio, oggi ancora in vita, Nanni, Martini, Oddi, Garlaschelli, Petrelli, insieme ai figli dei loro compagni che non ci sono più, si sono disposti sul campo esattamente come cinquant’anni fa, in quella gara che segnò la storia laziale: Lazio Foggia del 12 maggio 1974.
E poi, è doveroso segnalare i due striscioni che la curva nord ha esibito in omaggio ai loro eroi di un passato che non tramonterà mai, il primo: IL FUTURO E’ SOLO IL RICORDO DI UNO STUPENDO PASSATO – e il secondo: 1974-2024 OLTRE IL TEMPO…IMMORTALI! Quest’ultimo striscione era accompagnato dalle foto degli undici di quella storica impresa.
1974 medagliette e 250.000 francobolli per celebrare la vittoria del primo scudetto laziale
Sono state prodotte solo 1974 medaglietta commemorative in argento, . Questa, prodotta dalla Zecca di Stato, dove sono raffigurati su una facciata i loghi della Società Sportiva Lazio del 1973/74 e del 2023/24 e, sullo sfondo, sono scritti in miniatura gli 11 giocatori; l’allenatore Tommaso Maestrelli e il vice allenatore Roberto Lovati. Sull’altra facciata della medaglietta, c’è la foto ufficiale della squadra.
E’ stato anche prodotto un francobollo stampato in 250.000 unità dove, su sfondo biancoceleste, sono impressi il logo della società di all’ora e quello attuale, mentre in alto a destra c’è lo scudetto tricolore. Il francobollo è correlato di un foglietto di accompagnamento, che mostra la foto raffigurante della squadra vincitrice dello scudetto, affiancata dall’allenatore e dal viceallenatore.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
TUDOR – “A Vecino ho detto di fare ciò che doveva, è un ragazzo d’oro e ha fatto due gol in meno di un tempo in due gare. È un ragazzo importante per lo spogliatoio, fa lavori non comuni. È un ragazzo a posto, ha fatto un gol importante che ha chiuso la gara. Stiamo prendendo da un po’ le misure col nuovo calcio, oggi era difficile contro un Empoli super organizzato che gioca sul nostro errore. Poi era molto caldo, era difficile andare su ritmi alti. Ma i ragazzi sono stati bravi e con la giusta mentalità fino alla fine, gli faccio i complimenti”.
“Zaccagni? Non era successo niente a Monza, cose di campo di cui si parla negli spogliatoi. È uno sport di emozioni, queste sono emozioni. Lui è un ragazzo a posto e oggi ha fatto una grande gara. Provedel? Non ho detto che dovrebbe tornare con l’Inter ma che sta tornando al 100% perché non era ancora pronto. Ora vedremo per queste due gare. Mandas oggi è stato strepitoso, su due o tre occasioni. È importante, perché poi nell’arco di una stagione ci sono sempre momenti in cui il portiere deve fare ciò che lui ha fatto oggi”.
“La Champions? Manca poco, non c’è tempo di sognare ma di fare due gare e vedere dove si arriva. Oggi a fine gara c’era mia figlia in campo, è stato un bel momento perché era una giornata bella, emozionante e coronata da una bella vittoria che ha chiuso la giornata al meglio. Luis Alberto? Martedì rientra con la squadra normalmente e prepareremo l’Inter nel miglior modo possibile”.
NICOLA – “C’è il rammarico di non aver segnato. La mole di gioco costruita è stata molta, io guardo la prestazione oltre al dettaglio in sé. Bisogna mantenere il giusto impegno e il giusto distacco emotivo dal gol. La prestazione è stata notevole, meritavamo di raccogliere qualcosa: i ragazzi hanno dimostrato che non c’è tutta questa distanza in classifica. Adesso lottiamo fino alla fine”.
“Sui calci piazzati abbiamo subito tre/quattro gol. Siamo comunque nell’ordine. Sicuramente oggi potevamo essere più reattivi, ma anche loro non lo sono stati in alcune circostanze anche se poi c’è sempre stato qualcuno che ci ha messo una pezza. Nella somma degli eventi della partita uno non può fare tutto alla perfezione. Poi c’è comunque bisogno dell’episodio a favore, anche se noi non lo guardiamo e non ci attacchiamo a queste cose”.
Il tabellino della gara
LAZIO-EMPOLI 2-0
Marcatori: 45°+2′ Patric, 89° Vecino
LAZIO (3-4-2-1): Mandas; Patric, Romagnoli, Hysaj; Lazzari, Guendouzi (65° Vecino), Kamada (87° Cataldi), Marusic; Felipe Anderson (65° Rovella), Zaccagni (75° Pedro); Immobile (65° Castellanos).
A disp.: Provedel, Renzetti, Pellegrini, Casale, Isaksen, Gonzalez.
All.: Igor Tudor
EMPOLI (3-5-2): Caprile; Bereszynski,, Ismajli, Luperto (76° Shpendi); Gyasi, Maleh (76° Fazzini), Marin, Bastoni (55° Cambiaghi), Pezzella (63° Cacace); Cancellieri, Caputo (66° Destro).
A disp.: Perisan, Seghetti, Goglichidze, Walukiewicz, Grassi, Kovalenko, Niang, Cerri, Zurkowski.
All.: Davide Nicola
Arbitro: Gianluca Aureliano (sez. Bologna)
NOTE. Ammoniti: 73° Gyasi (E), 77° Lazzari (L), 85° Rovella (L)
Recupero: 2′ pt, 5′ st.
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