La Lazio pareggia contro il Sassuolo già retrocesso e di positivo c’è solo la certezza che parteciperà all’Europa League il prossimo anno
- articolo di Massimo Catalucci
Ieri sera la Lazio è uscita tra i fischi dell’Olimpico, dopo la squallida prestazione nell’ultima gara di campionato contro il Sassuolo già retrocesso in Serie B con una giornata di anticipo.
Ma ieri è stato anche il giorno degli addii, tra questi quello più emozionante è stato il saluto del pubblico biancoceleste a Felipe Anderson che torna a giocare nella sua Patria; così come è stato toccante l’abbraccio del popolo biancoceleste al tecnico laziale che ha vinto più di tutti nella storia della S.S. Lazio 1900, Sven-Göran Eriksson.
Quella che si è conclusa poche ore fa, è stata per la Lazio una stagione deludente, travagliata dagli infortuni, su tutti quello di Ciro Immobile, ma anche dalle prestazioni che non sono state all’altezza dell’organico che era stato costruito, almeno, per riconfermarsi il prossimo anno in Champions League.
A questo aggiungiamo gli umori di uno spogliatoio che, forse solo a parole, diceva di essere con il suo tecnico, Mister Sarri, ma poi, quando i ragazzi scendevano in campo, si vedeva che qualcosa non andava: mancanza di umiltà a fronte di una probabile presunzione di sentirsi una squadra TOP, per il secondo posto ottenuto l’anno precedente; capricci di alcuni giocatori, su tutti il mago Luis Alberto che, forse, per il suo carattere un po’ troppo “bambinesco” e “capriccioso”, ieri è stato punito dal nuovo tecnico Tudor, che lo ha fatto scaldare (lo spagnolo era in panchina) senza dargli la possibilità di giocare quella che, con molta probabilità, potrebbe essere stata la sua ultima apparizione tra i convocati della S.S. Lazio 1900. Ed anche se non c’è alcuna ufficialità sulla sua partenza, i rapporti tra il giocatore fantasista biancoceleste e la società capitolina, sembrano ormai arrivati al capolinea, per cui lo spagnolo non dovrebbe più far parte di questa squadra il prossimo anno.
Mentre sembrano potersi riconfermare le posizioni di Kamada, rivalutato dal nuovo tecnico croato e quella di Re Ciro, che dopo alcune voci e polemiche in questa stagione che lo davano fuori da Formello per il prossimo anno, lui ha voluto tranquillizzare tutto l’ambiente affermando che vuole rimanere nella Capitale.
Così come Zaccagni, ieri ancora in rete per la sesta volta in questa stagione, rimarrà in maglia biancoceleste.
Altre posizioni di altri giocatori dovranno essere valutate ed ora, finito il campionato con la qualificazione all’Europa League, è tempo per Mister Tudor e Società di sedersi intorno ad un tavolo per creare i presupposti di un progetto credibile per il futuro (ci sarà molto da svecchiare) e per l’allestimento da subito di una squadra competitiva che incarni il pensiero di gioco del suo tecnico.
Il saluto dell’Olimpico a Sven-Göran Eriksson e Felipe Anderson
Emozionanti due momenti che hanno visto protagonisti Sven-Göran Eriksson e Felipe Anderson.
Tutti e due accolti da un affettuoso abbraccio del popolo laziale che ha voluto ringraziare entrambi per il trascorso nella Capitale e per quanto hanno dato, in termini calcistici e umani, a questi tifosi.
Riguardo l’ex tecnico biancoceleste, i traguardi conquistati sono stati molti. Lo svedese ad oggi (1900/2024) ha vinto più di tutti gli altri allenatori nella storia della S.S. Lazio 1900.
Mister Sven-Göran Eriksson, ha un palmares di tutto rispetto: 1997-1998 / 1999-2000 COPPA ITALIA — 1998-1999 / 1999-2000 SUPER COPPA ITALIANA — 1998/1999 COPPA DELLE COPPE — 1999/2000 2° SCUDETTO LAZIALE — 1999/2000 SUPER COPPA UEFA.
Il secondo, è stato capace di far sognare il pubblico biancoceleste con la sua leggerezza e abilità tecniche ma ha anche saputo creare un rapporto unico con i tifosi. Felipe Anderson, il bravo ragazzo brasiliano, lascerà la Lazio per tornare nella sua Patria e continuare a giocare il suo finale di carriera nel Palmeiras.
Ieri l’omaggio della società che lo ha premiato con una maglia ricordo con impresso il numero delle sue presenze con la Lazio: 326. Mentre sugli spalti i tifosi lo omaggiavano con degli striscioni in cui erano impresse parole di ringraziamento verso il brasiliano. “Obrigado Felipe”, si legava su uno di questi esposti dalla curva Nord.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
TUDOR – “La qualificazione in Europa League è un grande risultato, abbiamo fatto un ottimo percorso dal mio arrivo. Ci godremo questa competizione, oggi era l’ultima gara e bastava un pareggio. In più, c’era tutta l’emozione del caso con il saluto a Eriksson e l’addio di Felipe. Siamo comunque contenti per il percorso, abbiamo fatto cose giuste e ci siamo conosciuti strada facendo. E’ stato davvero emozionante, anche i ragazzi hanno sentito tutto l’ambiente intorno. Ora bisognerà fare un giusto mercato, soprattutto a livello di scelta. Primavera? Ieri hanno strappato il pass per le semifinali, vedremo se porteremo qualcuno in ritiro.”
“La città di Roma parla tanto di calcio, ama il calcio e gli piace discutere, ho capito questo. Si dà molta importanza anche al contorno, è una caratteristica della città. Ci sono tante radio, televisioni: ho capito come si vive il calcio a Roma. L’Europa League è una bella competizione, dev’essere affrontata nel modo migliore“.
BALLARDINI – “Abbiamo fatto una prestazione di qualità, con ragazzi giovani e di prospettiva contro una squadra importante”.
“Porto con me il dispiacere di non essere riuscito a salvare il Sassuolo. Allo stesso tempo mi porto dietro tante cose positive come aver lavorato in una società forte, con belle persone e giocatori seri che non hanno mai fatto mancare il loro impegno. Purtroppo non siamo riusciti ad incidere nei due mesi e mezzo trascorsi qui. Abbiamo fatto alcune partite approcciando male e sbagliando tanto. Siamo stati fragili e con poco tempo a disposizione per risollevare la situazione. A questo va aggiunto l’infortunio di Berardi che in parte ha influito”.
“Il Sassuolo è una struttura importante per il nostro panorama calcistico perché unisce forza, semplicità e competenza. Ha tutte le qualità e le basi per fare bene il prossimo anno. Qui ci sono giovani di grandi prospettive che possono fare bene nel futuro. A fine partita ho ringraziato i ragazzi perché ci hanno fatto sempre lavorare bene”.
Il tabellino della gara
LAZIO-SASSUOLO 1-1
LAZIO (3-4-2-1): Provedel; Marusic, Romagnoli, Gila; Hysaj, Vecino (8° st Felipe Anderson), Rovella (8° st Guendouzi), Pellegrini (26° st Lazzari); Kamada, Zaccagni (44° st Pedro); Castellanos (26° st Immobile).
A disp.: Mandas, Renzetti, Luis Alberto, Cataldi, Isaksen, Gonzalez.
All.: Tudor
SASSUOLO (3-5-2): Cragno; Erlic, Viti, Ferrari; Missori (43° st Pedersen), Obiang, Lipani (38° st Racic), Thorsvedt, Doig (30° st Toljan); Volpato (30° st Laurienté), Mulattieri (38° st Pinamonti).
A disp.: Scacchetti, Tressoldi, Kumbulla, Boloca, Abubakar, Bajrami, Ceide, Defrel.
All.: Ballardini
Arbitro: Tremolada
Marcatori: 60° Zaccagni (L), 66° Viti (S)
Ammoniti: Kamada, Guendouzi (L), Volpato (S)
————————————————-
.



A QUESTO LINK PUOI TROVARE L’ELENCO DI TUTTI GLI ARTICOLI DELLA S.S. LAZIO STAGIONE CALCISTICA 2023/2024 A FIRMA DI MASSIMO CATALUCCI