Sono a rischio la salute ambientale e delle persone, ma chi sta peggio sono i residenti di Montagnano tra discarica pubblica di Roncigliano, futuro termovalorizzatore e incendi appiccati a discariche abusive a cielo aperto
– articolo di Massimo Catalucci
Ad Ardea non c’è giorno e notte che non si registri un incendio che, in parte in questa stagione estiva possono essere casuali (anche se una responsabilità da parte di qualcuno va sempre considerata per non curanza dei luoghi comuni) ma molti, sappiamo essere dolosi, ovvero, sono incendi appiccati da chi da’ fuoco a discariche abusive che insistono e persistono, sull’intero territorio rutulo.
E se nella località balneare del comune di Ardea, nell’ampia area dei circa 700 ettari di terreno de “Le Salzare”, l’aria nelle aree urbane ed extraurbane è irrespirabile, a Montagnano, territorio dell’entroterra ardeatino dove esistono dei nuclei abitativi residenziali, la situazione è ancora più drammatica.
In questa lingua di terra, dove mancano ancora dei servizi primari i residenti sono costretti a subire da anni le conseguenze negative ambientali della discarica di Roncigliano, a cui si aggiungono le discariche abusive, gli incendi dolosi e casuali delle stesse, tutte condizioni fortemente negative queste, che mettono in serio pericolo la salute delle persone che vivono, costantemente, in questo quadrante del Comune di Ardea, ai confini con Albano Laziale, Roma Capitale, Pomezia, Aprilia.
Dalla discarica di Roncigliano al Termovalorizzatore, passando per discariche abusive a cielo aperto
Purtroppo, questo “supplizio” cui sono sottoposti i residenti di Montagnano in forma costante e continuativa, sembrerebbe non fermarsi alle ultime “fosse” (invasi) scavate nell’adiacente discarica pubblica per sotterrare, qui nella provincia romana, i rifiuti di Roma Capitale, perché, come è ben noto a tutti, si vorrebbe continuare ad usare quest’area di confine tra la provincia di Roma e quella di Latina, per impiantare un termovalorizzatore, che non è altro che un inceneritore che aumenterebbe, secondo la voce di esperti in materia di riciclo dei rifiuti, il problema dell’inquinamento ambientale e della salute pubblica, per effetto di particelle altamente tossiche molto piccole, che dall’impianto di trattamento dei rifiuti, verrebbero disperse nell’aria.
Sul termovalorizzatore, la parola spetta al Sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, nominato quale Commissario Straordinario per lo smaltimento dei rifiuti, ma quest’ultimo, forte anche della decisione del Consiglio di Stato che gli ha dato via libera alla realizzazione dell’impianto, sembrerebbe essere deciso a portare a termine questa operazione, senza considerare possibili alternative per il trattamento dei rifiuti che terrebbero in considerazione la salute ambientale e delle persone.
Ad oggi, i comitati territoriali esistenti nelle zone adiacenti la vecchia discarica di Roncigliano e l’area dove dovrebbe nascere il termovalorizzatore, hanno lottato con ogni mezzo democratico e civile, contro le ingiustizie che stanno subendo e vivendo da anni, ma i risultati portati a casa fino ad oggi, sono irrisori, se pensiamo che ogni tanto è stato fatto qualche intervento per asportare, dopo diverse segnalazioni dei residenti, i rifiuti abbandonati in discariche abusive a cielo aperto. Purtroppo, è troppo poco per un’area molto sofferente…
La costante e continuativa situazione di degrado nella zona di Montagnano, sta gettando sempre più nello sconforto i residenti che si sentono impotenti davanti ad uno scempio ambientale che minaccia la loro salute e che le istituzioni non riescono a fermare (non vogliono?).
Sottoporre a sequestro le zone indiziate nelle quali persistono le discariche abusive, se non è seguito da una bonifica globale e da una successiva, costante e continuativa, azione di controllo territoriale, non risolve il problema del degrado ambientale e non mette al riparo la salute dei residenti che sono costretti a respirare, quotidianamente, particelle nocive sviluppatesi da incendi dolosi di rifiuti tossici.
A Montagnano, area già “martoriata” da anni dalla vicina discarica pubblica di Roncigliano, c’è bisogno di interventi concreti da parte delle istituzioni e non più di parole. Il tempo dell’attesa per i residenti è finito, così come la loro pazienza che si è esaurita, perché sta finendo anche quel poco di aria pulita che è rimasta e se verrà realizzato il termovalorizzatore che, come già indicato da esperti nel trattamento dei rifiuti ha effetti negativi sull’ambiente e sulle persone, sarà una “ipoteca” ultradecennale che, i residenti di questo quadrante del Comune di Ardea dovranno pagare a caro prezzo, ma con la loro salute.