(Adnkronos) – I legali della famiglia di Alex Marangon, il giovane di Marcon (Venezia) morto dopo il rito sciamanico nell’abbazia di Vidor e ritrovato giorni dopo nel Piave, hanno chiesto che si faccia l’esame del capello a tutti i partecipanti al rito. L’esame del capello è l’unico che, anche a distanza di tempo, può determinare l’assunzione o meno di sostanze stupefacenti o psicotrope e quali. Le indagini sono in attesa dell’esito degli esami tossicologici eseguiti sul corpo del giovane per stabilire se Alex fosse lucido o meno nel momento in cui si è allontanato dagli altri partecipanti, che hanno riferito agli investigatori di averlo cercato per ore senza trovarlo prima di chiamare i soccorsi. Il caso è sempre aperto per omicidio volontario, ma che Alex possa essere caduto, volontariamente o spinto o in preda ai deliri generati dall'ayahuasca, non è più un’ipotesi del tutto esclusa. —[email protected] (Web Info)
News
- Maltempo, in arrivo piogge e nevicate anche in collina: ma non per molto
- Imu, ultimo giorno per il pagamento del saldo: come pagare, chi è esente
- Ucraina-Russia, Trump: “Ho parlato con Putin. Mai così vicini alla fine della guerra”
- Anche il generale Camporini lascia ‘Limes’: “Non difende il diritto internazionale”
- Da Barachini ad Anna Falchi, 500 ospiti per il Christmas Party della Lazio
- Camminare come i giapponesi aiuta la salute, i 3 effetti: lo studio
- Roma-Como, vantaggio giallorosso con uomo a terra. Cos’è successo
- Lotito: “Domani la Lazio suonerà la campanella a Wall Street, unica con il Psg”

