(Meridiananotizie) Roma, 13 dicembre 2012 – Una ”rivolta morale dopo 20 anni di berlusconismo”, questo il messaggio dal Movimento Arancione, lanciato al Teatro Eliseo, dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris e dall’ex procuratore di Palermo, Antonio Ingroia, in collegamento dal Guatemala. Un movimento, quello Arancione, per far partire la riscossa della società civile che, come sottolinea lo stesso De Magistris, “deve compiere un passo in avanti, rivendicando il diritto al presente prima ancora che al futuro, facendosi protagonista di questa sfida che non può essere delegata a nessuno”.
Un teatro, quello dell’Eliseo gremito di ospiti. De Magistris conferma le aspettative: mira alle elezioni nazionali, ribadisce il suo attaccamento al territorio con il coinvolgimento di molti amministratori locali, ma soprattutto si pone come ‘quarto polo’ in alternativa alla sinistra del Pd. Una collocazione lontana dal centro di Casini e di qualunque forza politica che voglia un Monti bis. Sul palco le prime parole che risuonano sono quelle di Paolo Rossi che in video recita ”Io so” di Pierpaolo Pasolini.
Poi si susseguono attivisti, sostenitori, attori e registi fino al collegamento con Ingroia. “Facciamo la nostra rivoluzione civile perché io sarò della partita”. In platea tanti i volti noti della politica italiana come il leader dell’Idv Antonio Di Pietro, il segretario di Fds-Prc Paolo Ferrero, il leader del Pdci Oliverio Diliberto e il leader dei Verdi Angelo Bonelli. Insomma “un percorso in fieri, un laboratorio aperto in cui in moltissime e moltissimi potranno trovare il proprio spazio”, come sottolinea De Magistris.
Il servizio di Mariacristina Massaro
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