I biancocelesti vincono anche con il Como su un campo dove dall’inizio di quest’anno non aveva ancora vinto nessuno…e lo fanno con una sonora cinquina
- articolo di Massimo Catalucci
La Lazio ora non può più nascondersi. Sarebbe da ipocriti negare l’evidenza dei fatti. E al di là di una plausibile “scaramanzia”, osservata dai tifosi capitolini di sponda laziale, l’ottimismo investe tutto il modo biancoceleste.
I ragazzi di Mister Baroni sono lì, nel gruppo che conta a contendersi gara dopo gara, un “posto al sole” in questo campionato di Serie A edizione 2024/2025. Ma sono lì anche in Europa League, dove addirittura a seguito delle tre gare già disputate, conducono la classifica generale in testa a tutti.
E tutto questo non può essere fortuito, ma frutto di un lavoro globale ponderato che, società, tecnico, direttore sportivo e giocatori, a cui aggiungiamo tutto lo staff di lavoro di casa Formello, hanno saputo mettere insieme per convergere tutti verso un unico obiettivo: vincere, convincere e divertirsi.
In questa squadra alla base c’è l’umiltà che accompagna tutti e l’esempio viene proprio da quei veterani e campioni, su tutti Pedro, che si mettono a disposizione del tecnico e della squadra.
Ma oltre all’umiltà, c’è anche qualità, forza e determinazione e la squadra è stata costruita pensando alle caratteristiche di ogni calciatore e come si potesse inserire nel progetto Lazio.
Una Lazio matura che gioca da squadra
La maturità che questa squadra sta dimostrando avere e acquisendola gara dopo gara, mette in luce il grande lavoro che Mister Baroni sta facendo con questi ragazzi.
La gara di ieri è l’epilogo di questa maturità.
La Lazio, nel match contro il Como, così come contro la Juve e la Fiorentina, sicuramente, squadre più quotate, non si preoccupa tanto del livello sulla carta dell’avversario, pur rispettando tutti, assolutamente, ma cerca di imporre da subito il proprio gioco, avendo altresì l’umiltà di adeguarsi agli eventi che si trasformano nel corso della partita, plasmandosi a dovere per raggiungere, comunque il suo obiettivo: ottenere il massimo.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
FABREGAS – “Loro sono una grande squadra, complimenti alla Lazio. Non era una partita da 5-1, ma loro sono più forti di noi senza dubbio. Vado a casa deluso per la mancanza di aggressività dei miei ragazzi. Per vincere dobbiamo fare di più, specialmente in casa. Ci vuole più attenzione ed alzare il livello: dobbiamo essere umili e lavorare di più. Io voglio perdere, ma con aggressività, grinta e cuore. Dobbiamo alzare il livello“.
“La Lazio è una squadra tra le più forti finora incontrate. Il livello di qualità si è visto, però meglio nel secondo tempo. Abbiamo trovato il gol, poi ci ha fatto male il loro terzo gol. Eppure abbiamo avuto occasioni per poter segnare anche un altro gol. Fino al terzo subito eravamo in partita: ma dobbiamo segnare, essere cattivi sotto rete”.
BARONI – “I complimenti vanno alla squadra che ha interpretato bene la partita. Il lavoro migliora sempre, quando parlo di squadra ambiziosa, parlo di una squadra che vuole crescere e oggi era una test importante, contro una squadra che gioca bene a calcio, che ha qualità tecniche – dice – Siamo stati veramente bravi nel primo tempo a togliere il palleggio al Como e a fare una buona gestione di qualità. Nel secondo tempo hanno cambiato modulo, ci voleva energia per pressarli alti, poco prima del gol loro abbiamo fallito una buona occasione. Il gol del Como è stato bello, ma su una mezza rovesciata“.
“Loro hanno portato tanta pressione e noi abbiamo cambiato qualcosa, avevo bisogno di mettere gamba, alcuni stavano faticando. Isaksen era calato, Marusic già nel primo tempo mi aveva detto di volerci provare, ma aveva qualche fastidio. Abbiamo ripreso il campo in maniera ottima, trovando poi i gol. Spesso dico alla squadra di bucare in catena, in fascia, ma poi quando si può cambiar fronte e riempire l’area lo facciamo. Ci stiamo lavorando, la squadra porta avanti il lavoro con convinzione, voglio che la squadra esprima buon calcio”.
“Voglio fare le condoglianze alla famiglia per un nostro tifoso, Flavio Rosci, stava sempre con noi. Volevo dedicare questa vittoria a lui“.
Il tabellino della gara
COMO (4-2-3-1): Audero; Goldaniga, Dossena, Kempf, Alberto Moreno (29′ st Engelhardt); Mazzitelli (39° st Barba), Braunoder; Strefezza (29° st Cerri), Nico Paz, Fadera (1° st Da Cunha); Cutrone (39° st Gabrielloni).
A disposizione: Reina, Sala, Iovine, Belotti, Jasim, Feola, Mazzaglia, Verdi.
All.: Fabregas
LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Marusic (34° st Gigot), Gila, Patric (42° st Lazzari), Nuno Tavares; Vecino, Guendouzi; Isaksen (22° st Pellegrini), Pedro (34v st Tchaouna), Noslin (1° st Dia); Castellanos.
A disposizione: Mandas, Furlanetto, Dele-Bashiru, Romagnoli, Castrovilli.
All.: Baroni
Arbitro: Pairetto
Marcatori: 27° Castellanos rig. (L), 32° Pedro (L), 8° st Mazzitelli (C), 27° st Patric (L), 35° st Castellanos (L), 50° st Tchaouna (L)
Ammoniti: Castellanos (L), Vecino (L), Isaksen (L)
Espulsi: Braunoder (C), Nuno Tavares (L)
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