“Conflavoro è contraria allo sciopero indetto da CGIL e UIL per ragioni ideologiche e ritiene che la strumentalizzazione dei lavoratori a fini politici delegittimi il sindacato. Desidero esprimere il nostro fermo disaccordo rispetto a questa iniziativa, che riteniamo non solo inopportuna, ma anche dannosa per i lavoratori. La proclamazione di uno sciopero generale, in questo momento ha poco a che fare con le reali esigenze dei lavoratori, crea divisione e conflitto, impoverendo il dialogo costruttivo necessario tra le parti sociali. La nostra associazione crede fermamente nel valore della concertazione e della cooperazione, e riteniamo che il confronto diretto sia la strada migliore per risolvere le problematiche del lavoro. Inoltre, gli effetti dello sciopero generale ricadono inevitabilmente sui cittadini, che si trovano a fronteggiare disagi quotidiani, come la mancanza di servizi essenziali e l’interruzione delle attività economiche. Non possiamo ignorare l’impatto che tali azioni hanno sulle fasce più vulnerabili della popolazione, che già affrontano sfide considerevoli in un periodo di crisi economica e sociale. Pertanto, invitiamo CGIL e UIL a riflettere sulle reali motivazioni che li hanno spinti a proclamare questo sciopero e a considerare alternative più costruttive. Conflavoro è sempre aperta al dialogo e alla collaborazione al fine di individuare soluzioni che rispettino le esigenze di tutti gli attori coinvolti”. Lo ha dichiarato Roberto Capobianco, presidente Conflavoro, in merito allo sciopero generale indetto da CGIL e UIL.
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