Risultato ingiusto in una gara dominata dalla Lazio: in gol dopo meno di due minuti di gioco con rete annullata inspiegabilmente dall’arbitro…la sfortuna e la bravura del portiere avversario fanno il resto
- articolo di Massimo Catalucci
Battuta d’arresto della Lazio al Tardini di Parma. Il risultato tondo, 3 a 1 per i parmigiani, lascerebbe pensare chi non ha assistito alla gara, ad una supremazia da parte dei ragazzi di Mister Pecchia.
Ma così non è andata, tutt’altro. I biancocelesti hanno iniziato la gara subito con la solita aggressività e determinazione che quest’anno contraddistingue ogni uscita, coppe e campionato, del gruppo guidato da Mister Baroni.
Infatti, solo dopo neanche 120 secondi dal fischio d’inizio, la Lazio con un pressing a centrocampo, ruba palla agli avversari che viene lanciata sulla corsia di destra a Isaksen che arrivato nei pressi del vertice dell’aera di rigore del Parma, offre un assist al centro un po’ a ritroso, per l’accorrente Rovella che, di prima intenzione, lascia partire un gran tiro di destro che si insacca sotto l’incrocio dei pali alla destra dell’estremo difensore parmense.
Sembra tutto regolare, ed in fatti lo è, anche riguardando il presunto fallo dello stesso autore del gol, Rovella, ma a dire dell’arbitro Zufferli (insufficiente la sua prova ieri), richiamato dalla sala VAR a rivedere l’azione, ciò che per la maggior parte degli spettatori era regolare, è stato da lui considerato al contrario. Quindi, gol annullato.
E purtroppo, come accade in questi casi, vuoi per un plausibile momento di sconforto di Rovella che si è visto annullare un gran gol regolare, quest’ultimo in una ripartenza dal basso della Lazio, in uno scambio con il suo portiere, da cui riceve la palla, replica in modo troppo debole il passaggio per un suo compagno e questo permette a Man di inserirsi nella traiettoria della palla e lo stesso non si lascia sfuggire la ghiotta occasione e davanti a Provedel, al 6° minuto della gara, mette la palla nel sacco per il momentaneo 1 a 0 del Parma.
La Lazio per qualche istante accusa il colpo, ma riprende subito tra i suoi piedi il “pallino” del gioco che mantiene per tutta la gara e come ci diranno le statistiche a fine match, domina l’incontro sul piano del gioco, del possesso palla e delle azioni verso la porta avversaria. Il resto lo fa la sfortuna. La Lazio surclassa gli avversari con ben 28 tiri verso lo specchio della porta con 8 che centrano il bersaglio, ma ieri la pallone non voleva entrare, perché in più di un’occasione, i difensori appostati sulla linea della porta ed in altre occasioni la bravura del loro portiere, respingevano gli attacchi biancocelesti.
E così la Lazio deve anche scoprirsi un po’ per tentare di recuperare lo svantaggio, ma su una disattenzione di Gila (impeccabile per tutta la gara con eccezione di questo errore che è costato caro ai biancocelesti), arriva il secondo gol parmigiano. Nonostante tutto, però, la Lazio non molla. D’altra parte questo è lo spirito positivo quest’anno che anima i ragazzi di Mister Baroni: non arrendersi mai. E riesce anche ad accorciare le distanze con un caparbio e insistente Castellanos, che sfrutta come un cecchino un’indecisione della retroguardia parmigiana. La Lazio continua a spingere molto sulle fasce, con Lazzari da una parte e poi con Marusic entrato all’81° al suo posto e dall’altra con Pellegrini (ottima anche ieri la sua gara, bravo in copertura e nelle proposizioni offensive), ma purtroppo ieri era una giornata “no” e nella ricerca, forse un po’ troppo ansiosa, di voler raddrizzare la partita, la Lazio si scopre ulteriormente e presta il fianco al Parma per un contropiede che mette fine alle ostilità, siglando il definitivo 3 a 1.
Se è vero che uscire con un risultato positivo dalla gara del Tardini sarebbe stato utile per il morale, visto che d’ora in avanti per tutto il mese di dicembre la Lazio sarà chiamata ad un “tour de force” tra Coppa Italia, Europa League e Campionato, ma soprattutto in scontri diretti con squadre di vertice, è anche vero che Mister Baroni ha sempre guardato al gioco della propria squadra e non al blasone degli avversari, per cui crediamo che già in Coppa Italia giovedì prossimo, contro il Napoli, la Lazio saprà riscattarsi del passo falso di Parma.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
PECCHIA – “Bello vedere lo stadio pieno, ho visto cose belle dal punto di vista dello spirito. I miei ragazzi non si sono tirati indietro”.
“Non siamo giovani, siamo giovanissimi. Oggi abbiamo abbassato ancora di più la media e fa notizia. Noi però dobbiamo pensare a fare punti, i ragazzi devono prendere spunti da ogni partita. Il campionato è lungo e io avrò bisogno di tutti nel percorso”.
“L’altro giorno leggevo un libro che diceva che il coraggio è andare contro alla paura. Io non ho paura, con questo gruppo dobbiamo fare punti. Quando faccio le scelte tengo conto delle condizioni di tutti. Grande risposta di tutto il gruppo oggi”.
“Non mi piace parlare di arbitri, non lo faccio mai”. – riferito alle polemiche sull’arbitraggio e sul VAR scaturite dai primi minuti di gioco quando ha annullato il gol del vantaggio laziale.
“Charpentier ha dato sostanza alla squadra col suo ingresso, sembra un infortunio lungo il suo. Si è fatto male da solo, questa è la nota dolente di oggi. Spero non sia nulla di grave”
“La Lazio è forte, ho avuto la sensazione che potessero ribaltare il risultato. Sul 2-0 spingeva e ci teneva sotto pressione. Siamo riusciti poche volte a ripartire tenendo la palla. Potevamo prendere gol molto prima, poi il 3-1 a rotto la gara, ma alla fine. Abbiamo dato una risposta per quelle che sono le nostre forze”.
“Questa è stata una partita tosta dal primo all’ultimo minuto. La Lazio gestisce bene col portiere e coi centrali. Noi dobbiamo accelerare il nostro percorso di crescita e dare sempre qualcosa in più. Ci teniamo questo risultato”.
“A volte la Lazio ci ha costretti a stare bassi. Il risultato è il premio per essere stati sempre dentro la partita. Il primo tempo poteva finire in parità, i salvataggi sulla linea ci hanno tenuto avanti e ci hanno aiutato”.
“Ci sono due Serie A, alcune squadre fanno un campionato, noi siamo tra le altre”.
“Nel calcio ci sono i momenti. Questa è una delle partite che noi ci teniamo stretti, mentre altre volte non abbiamo raccolto quanto creato. Dobbiamo pensare solo a migliorare il nostro gioco”.
“La Lazio spingeva, anche se noi abbiamo rischiato di più prima del 2-0. La squadra non è disunita. Delprato? Giornata straordinaria per lui, so l’affetto che aveva per la nonna. Ieri l’ho lasciato a riposo e sappiamo quanto fa bene in questi casi”.
“Cancellieri si è inserito molto bene, è arrivato un po’ in ritardo ma per partecipazione è sempre dentro al gruppo. Può ricoprire tutti e quattro i ruoli in attacco e per me questo è importante”.
BARONI – “Orgoglioso dei ragazzi, era una partita difficile anche dal punto di vista emotivo. Partita generosa e di dedizione, purtroppo gli errori ci sono e non vanno ripetuti. Sul terzo gol ci stava aver perso equilibri, c’era voglia di pareggiare. Ma i primi due nascono da situazioni che noi cerchiamo, di proposta, non dobbiamo ripeterli, ma la prestazione mi ha convinto“.
“Vecino? Non c’è possibilità di recupero, confido sui miei calciatori. Sono convinto che recuperando energie fisiche e nervose mercoledì ci saremo”.
“Nel primo tempo ci siamo innervositi, loro son stati bravi a portarci su quella strada. Poi nella ripresa siamo tornati in partita, dentro al nostro gioco e quello che dobbiamo fare. Ma i numeri parlano chiaro, abbiamo giocato bene nella ripresa. Sconfitta dolorosa principalmente per i tifosi, oggi era uno spettacolo. Però ho tante partite da giocatore e allenatore, le sconfitte sono sempre dolorose, ma preferisco perdere con prestazioni così che vincere senza prestazione. Lì non ho certezze, qui invece sì. Dobbiamo evitare certi errori e trovare determinazione e cattiveria nel chiudere l’azione, abbiamo avuto tante occasioni da gol“.
Sulle decisioni ed episodi di arbitro e VAR, il Mister biancoceleste non vuole commentare – “Non voglio commentare, sennò non finiamo più” – avrebbe dichiarato in conferenza stampa a fine gara.
“La responsabilità è mia. Ho una squadra qualitativa, hanno sbagliato Rovella, che è stratosferico, è l’altro Gila, uno dei difensori più forti che c’è, lo vorrei tutta la vita. Dobbiamo rischiare, ma è la nostra proposta, io voglio questo, meglio che spararla a 50 metri. Con questa squadra non lo farò mai, a me interessa la generosità con cui abbiamo affrontato una partita non facile dal punto di vista emotivo, siamo rimasti con razionalità dentro la gara, cercando di lavorare sugli esterni per evitare la densità centrale. Avanti così“.
“Sono usciti stremati perché hanno dato tutto, devono mantenere questa mentalità. Poi le partite si perdono, ma con questo spirito bisogna uscire spremuti e consapevoli di aver dato tutto. Castrovilli è prossimo al rientro, si parla di giorni. Dia proveremo a recuperarlo mentre per Vecino sarà un’attesa di una decina di giorni. Ho fiducia su chi ho. Tavares se non c’è in Coppa dovrebbe esserci in campionato”.
Il tabellino della gara
PARMA – LAZIO 3-1
PARMA (4-2-3-1): Suzuki; Del Prato, Balogh, Leoni (dal 71° Hainaut), Valeri; Keita (dal 46° Estevez), Sohm; Man, Haj (dal 70° Camara), Cancellieri (dall’81° Benedyczak); Bonny (dal 46° Charpentier).
All.: Pecchia
LAzIO (4-2-3-1): Provedel; Lazzari (dall’81° Marusic), Gila, Romagnoli, Pellegrini; Rovella (dall’89° Noslin), Guendouzi; Isaksen (dal 65° Tchaouna), Dele-Bashiru (dal 46° Pedro), Zaccagni; Castellanos.
All.: Baroni
Arbitro: Zufferli
Marcatori: 6° Man (P), 53° Haj (P), 90°+1 Del Prato (P); 80° Castellanos (L)
Ammoniti: Keita (P), Bonny (P), Estevez (P), Balogh (P); Rovella (L), Gila (L), Castellanos (L)
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