(Meridiananotizie) Roma, 10 aprile 2013 – Sono giunti da più parti d’Italia per protestare contro la mancata applicazione dell’emendamento all’ultima finanziaria. Si tratta del sit-in, collocato nei pressi del Ministero di Grazia e Giustizia, dei tirocinanti, lavoratori in mobilità e cassintegrazione che dal 2010 sono stati operanti negli uffici giudiziari del Ministero della Giustizia.
L’emendamento prevede, infatti, la prosecuzione per tutto il 2013 del percorso formativo già iniziato dal 2010 a carico questa volta del Ministero della Giustizia, come ha spiegato Emiliano Viti, portavoce Unione Precari Giustizia. I lavoratori precari della giustizia, in attesa che la questione si definisca e sblocchi, si trovano del tutto privi di reddito e rischiano di non avere il rinnovo degli ammortizzatori sociali.
Il presidio si è posto l’obbiettivo di sbloccare e rendere efficace le previsioni della legge di stabilità al più presto, senza dover ulteriormente attendere cambi di poltrona e nuovi insediamenti, come ha sottolineato Carmela Bonvino, del Coordinamento nazionale USB. “Vogliamo prevedere un futuro a tutti questi lavoratori, dare respiro e sostegno agli uffici della giustizia che sono in carenza di personale di circa 7.000 unità”, hanno ribadito Nicoletta Greco, e Fiorella Puglia, di CGIL Roma e Lazio.
Il servizio di Mariacristina Massaro
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