(Meridiana Notizie) Martedì 27 maggio 2025 – Un appartamento in vendita. Un rapinatore improbabile. Otto perfetti sconosciuti bloccati insieme contro la loro volontà. Sembra l’inizio di una commedia degli equivoci, e in parte lo è. Ma Gli ansiosi è molto di più: un romanzo tenero, buffo e malinconico che parla di quanto siamo tutti, in fondo, un po’ rotti. E del bisogno che abbiamo di essere ascoltati, compresi, visti per davvero.
Fredrik Backman – già autore del bellissimo L’uomo che metteva in ordine il mondo – ha un talento raro: riesce a raccontare la fragilità umana senza mai giudicarla. Nei suoi romanzi si ride spesso, ma mai a spese dei personaggi. Anche quando sembrano grotteschi, sopra le righe o semplicemente ridicoli, c’è sempre un rispetto profondo per quello che stanno passando. E Gli ansiosi è forse il suo libro più corale e più empatico.
La storia si costruisce come un puzzle di confessioni, dialoghi assurdi e momenti di verità spiazzante. Nessuno è davvero chi dice di essere. O meglio: ognuno è molto più di quel che sembra. C’è chi si finge qualcuno che non è, chi non sa più chi è, chi si aggrappa a un matrimonio che vacilla, chi vive con l’ansia di non essere abbastanza. E c’è la voce narrante – ironica e affettuosa – che ci guida tra queste esistenze incasinate con una leggerezza solo apparente.
Gli ansiosi è un libro che fa ridere forte e poi, senza avvisare, colpisce dritto allo stomaco. Ti ricorda che l’ansia non è solo un disturbo, ma anche una forma di amore maldestro: per gli altri, per la vita, per noi stessi. E che forse, se riuscissimo a raccontarla meglio, potremmo sentirci tutti un po’ meno soli.
(A cura di Lucrezia Maria Piscolla)