(Adnkronos) – "Non conosco l'anamnesi né lo stato di salute psicofisica del giovane morto dopo essere stato colpito da un taser. Di certo questo strumento funziona con una scarica elettrica a bassa corrente che provoca una serie di contrazioni muscolari involontarie che portano alla paralisi dei muscoli e, talvolta, dolore. L'obiettivo è colpire braccia, gambe e torace per immobilizzare la persona. Il tutto è transitorio, momentaneo e reversibile. Tuttavia, in via teorica la scarica elettrica del taser può interferire con l'attività elettrica cardiaca. I più a rischio sono le persone con aritmie non note". Così all'Adnkronos Salute Elena Bignami, presidente della Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva (Siaarti), sul decesso di Riccardo Zappone avvenuto a Pescara il 3 giugno scorso, dopo che il 30enne era stato bloccato dagli agenti della questura con un taser, sebbene l'esame autoptico oggi abbia escluso "un ruolo del taser nel determinare la morte dell'uomo". "Soggetti con aritmie cardiache non note – sottolinea Bignami – o caduti a seguito della contrazione muscolare mentre correvano per fuggire dagli agenti con taser, possono riportare conseguenze, ma la casistica ci dice che si tratta di numeri esegui e che il taser è uno strumento sicuro". Unica "precauzione – raccomanda la specialista – è usare il taser solo su muscolatura periferica, ovvero gli arti superiori o inferiori, quindi gambe o braccia, escludendo il torace". —[email protected] (Web Info)
News
- Vuelta, oggi la quarta tappa: orario, percorso e dove vederla in tv
- Netflix House, date di apertura per le prime due sedi fisiche negli Stati Uniti
- Napoli, cadavere trovato in strada: è un uomo di 50 anni
- Elon Musk fa causa ad Apple e OpenAI per concorrenza sleale
- Italia, meteo pazzo tra caldo africano e nubifragi: le previsioni
- KTM svela la gamma EXC 6DAYS 2026
- Hyundai N: la filosofia sportiva che evolve nell’era elettrica
- Audi Q3 Sportback: l’evoluzione del SUV coupé che unisce sportività e quotidianità