(Adnkronos) – Nel lancio di Switch 2, Sega ha incluso nella line-up iniziale un titolo che rappresenta un pezzo importante della storia del gioco d’azione giapponese contemporaneo. Yakuza 0: Director’s Cut segna infatti il debutto della saga Like A Dragon sulla piattaforma Nintendo, portando con sé il carisma di Kazuma Kiryu e Goro Majima, due volti ormai iconici della scena videoludica. È un prequel ambientato nella Tokyo degli anni ’80, durante il boom economico, in un Giappone notturno, vibrante, tra affari immobiliari corrotti, guerre di clan e drammi personali. Chi gioca per la prima volta scoprirà due protagonisti che si muovono tra Kamurocho e Sotenbori, riproduzioni fittizie ma straordinariamente dettagliate di Kabukicho e Dotonbori, impegnati in vicende parallele che ne definiscono motivazioni e personalità. Kiryu viene incastrato per un omicidio in un affare legato a un misterioso lotto di terra, mentre Majima cerca la redenzione attraverso un incarico di morte che si rivelerà tutt’altro che lineare. Entrambe le storie scorrono con un ritmo narrativo coinvolgente, grazie anche a cutscene in stile cinema giapponese e a una scrittura che, come da tradizione della serie, alterna efficacemente momenti di tensione drammatica e situazioni grottesche o surreali. Il gameplay resta quello classico della serie pre-rivoluzione RPG: combattimenti in tempo reale, tre stili di lotta intercambiabili per ciascun protagonista, e una lunga lista di attività collaterali che trasformano le due città in autentici parchi giochi narrativi. Dal karaoke al bowling, dal mahjong alla gestione immobiliare, Yakuza 0 è anche un simulatore urbano, un gioco che invita all’esplorazione e alla scoperta del Giappone metropolitano, con un dettaglio sorprendente per quanto contenuta sia l’estensione delle mappe. La Director’s Cut, in esclusiva per Switch 2, introduce una manciata di contenuti inediti, ma non tali da giustificare un ritorno per chi ha già vissuto l’avventura altrove. Cinque nuove scene per un totale di 25 minuti non aggiungono elementi significativi alla trama, e anzi, alcune sembrano versioni estese di sequenze precedentemente (e giustamente) escluse. Il nuovo Red Light Raid, una modalità multiplayer a stanze chiuse, appare trascurabile: matchmaking quasi inesistente, gameplay ridotto a una sequenza automatica di scontri e un sistema di progressione poco gratificante. Sul piano tecnico, il titolo gira a 1080p e 60fps sia in gioco che nelle cutscene, un miglioramento sulla carta rispetto alla versione PS4, ma che evidenzia alcune animazioni non pensate per tale fluidità. Pop-in e mancanza di opzioni di personalizzazione video, come il frame rate differenziato tra filmati e gameplay, rendono l’esperienza meno rifinita rispetto alla controparte PC. Yakuza 0: Director’s Cut resta una pietra miliare per chi non ha mai giocato la serie. L’edizione per Switch 2 è un punto d’ingresso valido, stabile e completo, ideale per scoprire uno dei mondi narrativi più caratteristici del panorama giapponese moderno. Tuttavia, chi ha già conosciuto Kamurocho in passato non troverà qui motivi forti per un secondo viaggio, a meno di voler sperimentare il gioco su una nuova piattaforma o approfittare del doppiaggio inglese introdotto con questa versione.
Formato: Switch 2 Editore: SEGA Sviluppatore: Ryu Ga Gotoku Studio Voto: 8/10 —[email protected] (Web Info)
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