“Apprendiamo che Stati Uniti e Unione Europea hanno raggiunto un nuovo accordo sui dazi, con un’intesa fissata al 15% siglata in occasione dell’incontro tra il presidente Trump e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in Scozia. Ancora una volta – dichiara Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro – siamo di fronte alla amara vittoria del neo-protezionismo di marca Trumpiana su un’Europa che, invece di rilanciare il proprio ruolo strategico, incassa il colpo e paga il prezzo di anni di inefficienza amministrativa e frammentarietà politica. Il rischio più concreto adesso è che a farne le spese siano, come sempre più spesso accade, i cittadini europei e in particolare il mondo delle piccole e medie imprese del comparto agroalimentare, cuore pulsante del Made in Italy. La nota positiva – prosegue Tiso – è che questo accordo dovrebbe porre fine a un lungo periodo di instabilità produttiva e incertezza commerciale a livello globale. Tuttavia, attendiamo di conoscere i dettagli dell’intesa per valutare con precisione le ripercussioni sul nostro settore primario e sui prodotti italiani, che già operano in un contesto economico difficile. Rimane però l’assioma principale: se l’Unione Europea non cambia rotta – rivedendo il proprio modello di sviluppo, recuperando competitività strategica e superando le divisioni e il nazionalismo interni – non potrà mai giocare un ruolo da protagonista nello scenario globale. Serve una scossa, prima che sia troppo tardi”, conclude il presidente Confeuro Tiso.
News
- Si torna a scuola, il pediatra ai genitori: “Vietato trasmettere ai figli l’ansia del rientro”
- Vuelta, il sigillo di Vingegaard: al danese ventesima tappa e trofeo
- Truffa delle tre carte, arrestate 2 persone della ‘batteria del Colosseo’
- Serie A, oggi Juve-Inter – La partita in diretta
- Verissimo, Samira Lui: “Gerry Scotti è un colosso, sono davvero fortunata”
- Spazio, Boccia (Pd): “C’è far west, agire con urgenza per Wto”
- Ia, Rosini (Postel Spa): “Scelto approccio human first, a supporto operatività lavoratori”
- Ia, Perrone (Ey): “No perdita posti lavoro, ma sempre più collaborazione uomo-macchina”