“La nuova manovra economica nasce sotto i migliori auspici, con l’apprezzabile intenzione del governo di effettuare nuovi tagli alla pressione fiscale, in particolare a Irpef e Ires. Le parole del viceministro al Mef Maurizio Leo, pur accompagnate da comprensibile prudenza, sono rassicuranti. Tagliare l’aliquota dal 35% al 33% sui redditi fino a 60mila euro significa andare a incidere sull’aliquota intermedia. In parole povere significherebbe aiutare il ceto medio, sostenendo il potere d’acquisto di milioni di famiglie italiane, con evidenti benefici nel medio termine sui consumi e conseguentemente sulla produzione e sul Pil. Così come da apprezzare è la volontà di avviare una nuova rottamazione, la quinta, così da liberare migliaia di cittadini dalle loro pendenze con l’Agenzia delle Entrate e garantire all’Erario di rientrare di somme che altrimenti non avrebbe mai incassato. Per fare tutto ciò servono complessivamente 9 miliardi di euro e siamo fiduciosi che al Mef riusciranno a reperire tale somma. L’auspicio, da parte di FEOLI, è che al governo si ragioni anche sulla possibilità di abbattere il costo del lavoro, così da alleggerire il peso fiscale sulle aziende e consentire ai lavoratori di avere buste paga più pesanti”.
Lo dichiara Enrico Folgori, presidente di FEOLI (Federazione Europea Operatori della Logistica Integrata).