Il 29 agosto sono state pubblicate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito le “Linee guida per l’introduzione dell’Intelligenza Artificiale nelle
Istituzioni scolastiche”.
Il testo si propone di promuovere l’innovazione tecnologica nel mondo dell’istruzione, incentivare l’uso uniforme dell’IA nelle scuole, farne conoscere potenzialità e rischi, definire un approccio che garantisca che le iniziative delle scuole si svolgano nel rispetto della legge.
Le scuole potranno servirsi dell’intelligenza artificiale tanto sul versante formativo quanto su quello amministrativo. Alcuni esempi del documento: contrastare la dispersione scolastica, adattare i percorsi educativi all’individuo, renderli più coinvolgenti ed efficaci, specialmente nell’insegnamento delle discipline scientifico-matematiche. E ancora: favorire l’automazione e la digitalizzazione delle attività amministrative e il miglioramento dei servizi offerti a genitori ed alunni. Dunque: studenti più coinvolti, segreterie più veloci.
Il modello di introduzione dell’IA si basa su quattro pilastri: principi di riferimento, requisiti di base, framework di implementazione dell’IA, comunicazione e governance.
I principi sono la centralità della persona, l’equità, l’innovazione etica e responsabile, la sostenibilità, la tutela dei diritti e delle libertà fondamentali, la sicurezza dei sistemi e dei modelli di intelligenza artificiale.
I requisiti di base suggeriti per l’adozione di sistemi di IA, prosegue il documento, si articolano in etici, tecnici e normativi. Si richiede, per il primo aspetto, che non vengano meno l’intervento e la sorveglianza umana, che gli strumenti adottati siano trasparenti e comprensibili, che siano ridotti al minimo i rischi di discriminazioni e trattamenti iniqui legati all’uso dell’intelligenza artificiale, e che, infine, siano definiti ruoli e responsabilità. Per quest’ultimo punto, le linee guida sottolineano, tra l’altro, che è del dirigente scolastico la responsabilità primaria nella governance dei sistemi di IA adottati. Passando ai requisiti tecnici da considerare, sono citate le certificazioni e conformità dei fornitori, la gestione responsabile dei dati, la gestione del diritto di non partecipazione e l’equità del sistema di intelligenza artificiale. I requisiti normativi, invece, concernono la protezione dei dati personali.
Il terzo pilastro, dedicato a “come introdurre l’IA nelle scuole”, propone un percorso a cinque tappe: definizione, pianificazione, adozione, monitoraggio, conclusione. Nella prima fase si procede individuando le aree di applicazione dell’IA, approfondendone i possibili casi d’uso e poi facendone una scelta; a quel punto, per ciascun caso, bisogna identificare tanto il bisogno quanto gli stakeholder – le linee guida sottolineano l’importanza della progettazione partecipata. Quanto alla pianificazione vera e propria, essa consiste nella creazione di un piano di dettaglio del progetto – inclusi, tra l’altro, piano dei costi e definizione di milestone – e di un piano di gestione dei rischi. La fase dell’adozione, si suggerisce, dovrebbe seguire un approccio graduale, così da poterne valutare attentamente gli effetti; e tale implementazione, poi, dovrebbe essere accompagnata da un’attenta strategia di comunicazione e da una formazione adeguata. Il monitoraggio, quarta fase in realtà parallela e complementare a quella dell’adozione dei sistemi di IA, è duplice: sia riguardo al piano iniziale, e dunque al conseguimento degli obiettivi fissati, sia riguardo al comportamento dei sistemi di IA – sottolinea il documento, a tal proposito, l’opportunità di una periodica e continuativa rivalutazione dei rischi connessi ai sistemi impiegati. La fase conclusiva, dedicata alla valutazione del risultato, prevede la verifica del risultato finale, l’analisi delle lezioni apprese, la valorizzazione dei risultati e il riconoscimento del team.
Il quarto pilastro, infine, si incentra sulla diffusione delle linee guida, sul coinvolgimento e sulla sensibilizzazione dei soggetti coinvolti, anche attraverso un servizio digitale che sarà disponibile sulla piattaforma unica.istruzione.gov.it e che consentirà, tra le altre cose, la creazione di una raccolta dei progetti e delle sperimentazioni delle scuole in materia.
Come ribadiscono le linee guida in chiusura, l’introduzione dell’intelligenza artificiale nelle scuole è un’opportunità che richiede impegno affinché a beneficiarne siano inclusione, efficienza e qualità dell’offerta formativa.
A cura di: Leandro Stroppa

