L’estetica del sorriso è sempre più al centro delle richieste dell’utenza negli ultimi anni. Archiviato definitivamente il periodo del Covid, con la necessità di indossare la mascherina, il sorriso è tornato protagonista del volto e, complici anche i social, tantissime persone cercano soluzioni per migliorarlo.
Questo successo è frutto anche della consapevolezza del fatto che, mai come oggi, l’immagine fa la differenza nei rapporti interpersonali, soprattutto quando si parla di lavoro e di crescita del proprio business o della carriera.
Di trattamenti che permettono di dare una svolta all’estetica del sorriso ce ne sono diversi: le faccette dentali sono uno dei più richiesti per un motivo su tutti, ossia la capacità di regalare un risultato a dir poco eccellente in tempi pressoché ridotti.
Nonostante la loro diffusione, esistono ancora diversi falsi miti che è importante sfatare che le riguardano.
Vediamo i principali nelle prossime righe!
Le faccette dentali durano per sempre
A seconda del materiale utilizzato dallo specialista, le faccette dentali possono durare dai 5 ai 15 anni.
Di sicuro se alla base c’è un’attenzione costante all’igiene orale, minore è la probabilità di doverle sostituire trascorso poco tempo dall’applicazione.
Le faccette rovinano i denti sottostanti
Assolutamente no! Sia la singola faccetta in sé, sia il materiale legante, sono realizzati in materiali 100% biocompatibili, che rispettano quindi l’integrità del dente originale.
Attenzione: essenziale, però, è affidarsi a un professionista con ampia esperienza (fanno fede in questo caso le case history che si possono visionare o sul sito, o sui profili social del dentista).
Il rischio, in caso contrario, è di trovarsi con una quantità eccessiva di smalto rimossa – lo step, di base, è necessario per evitare di dover creare uno scalino sulla faccetta stessa, per la precisione in corrispondenza del margine – e con una maggior probabilità di dover ricorrere all’applicazione di una corona.
Le faccette dentali si usano solo se i denti sono rovinati
Altro falso mito che è importante sfatare, in quanto le applicazioni possibili sono varie e chiamano in causa, come si può leggere su una fonte autorevole quale è il sito di Centro Implantologico Medico, celebre clinica odontoiatrica a Padova, anche evenienze come gli spazi irregolari tra i denti.
L’applicazione è dolorosa
L’applicazione indolore, possibile grazie all’utilizzo dell’anestesia locale, è un altro fattore che ha contribuito tantissimo al successo delle faccette dentali negli ultimi anni.
Non bisogna preoccuparsi di nulla anche per quanto riguarda la rimozione dello smalto, che è minima, il che rende il trattamento una procedura per cui la definizione “mininvasivo” calza a pennello.
Il colore delle faccette dentali cambia nel tempo
Le faccette dentali vengono realizzate in materiali medicali, motivo per cui, anche a distanza di diversi anni dalla prima applicazione, non è il caso di preoccuparsi in merito a possibili cambi di colore.
Pari a zero è anche il rischio che si macchino quando si assumono determinati cibi e/o bevande.
Non è un caso se, ormai da diversi anni, si parla delle faccette dentali come della soluzione ideale per sfoggiare un sorriso meraviglioso anche quando si hanno abitudini che non favoriscono certo tale risultato, tra cui il tabagismo e l’abuso di caffè.
L’effetto è troppo innaturale
Molte persone, pur desiderose di dare una svolta alla bellezza del sorriso, sono restie al pensiero di applicare le faccette dentali in quanto pensano che il risultato sia troppo innaturale.
Si tratta di un falso mito che ha le sue radici nel fatto che, molto spesso, ci si limita a guardare i risultati sulle grandi star, che lavorano con la propria immagine e devono “far parlare” di ogni cambiamento fisico.
Fuori dai red carpet e dalle copertine patinate la situazione è molto diversa: i professionisti sono consapevoli dell’esigenza di un esito all’insegna della naturalezza, motivo per cui personalizzano ogni faccetta nel dettaglio tenendo conto di parametri precisi relativi a forma e colore.

