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Il “Made in Italy” accende la speranza e rilancia l’economia del Paese. Nel 2012 le esportazioni italiane nel mondo, infatti, sono cresciute del 3,7% con una crescita media dell’export nel primo bimestre di quest’anno del 2,5%
(MeridianaNotizie) Roma, 23 luglio 2013 – “Internazionalizzare per crescere – Quale sistema Paese per vincere questa sfida?” questo il titolo del convegno organizzato dall’Associazione di volontariato osservatorio per la sicurezza, Andromeda, che si è svolto presso il Parlamento Europeo. Istituzioni, imprenditori ed esperti del settore hanno affrontato il tema del “made in Italy” come rilancio dell’economia del nostro Paese: nel 2012 le esportazioni italiane nel mondo, infatti, sono cresciute del 3,7% con una crescita media dell’export nel primo bimestre di quest’anno del 2,5%. Ad aprire il tavolo di lavoro Roberta Angelilli, vice presidente del Parlamento Europeo.
Per Alessandro Zanasi, consulente della Commissione europea per la valutazione e revisione dei progetti finanziati dalla C.E. “per internazionalizzare condizione necessaria è che le aziende entrino in settori ad alto tasso di crescita come quelli innovativi ad esempio quello della sicurezza”. Secondo i dati del Ministero dello Sviluppo Economico l’anno scorso il saldo di conto corrente dell’Italia ha evidenziato un passivo di 11,6 miliardi di euro, quasi 37 miliardi in meno che nel 2011. Le produzioni italiane hanno trovato maggiori opportunità di affermazione presso i paesi extra-europei i cui mercati, attualmente, rappresentano la principale speranza di crescita per il nostro paese.
Non bene, i risultati nei Paesi UE il cui rallentamento economico ha notevolmente pesato e reso sempre più debole il livello della domanda mondiale. Sostanzialmente simile appare il quadro relativo agli scambi anche a inizio 2013: un calo delle vendite presso i nostri partner in Europa è più che compensato dalle forniture a paesi extra UE e, quindi, una crescita media dell’export nel primo bimestre di quest’anno del 2,5%. Per quanto riguarda l’import i nostri approvvigionamenti dall’estero sono scesi del 4,4% nel 2012: maggiore è stata la flessione degli acquisti di merci provenienti dall’Unione Europea (-7,1%) rispetto a quelli provenienti dai paesi extra UE (-3,9%). Ma i veri protagonisti dell’evento sono stati gli imprenditori delle piccole e medie imprese che hanno raccontato il loro sogno di internazionalizzazione e in che modo stanno sfidando la crisi.
Il servizio di Mariacristina Massaro
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