Nasce Behar Group: la nuova piattaforma italiana per rafforzare la sicurezza strategica nelle materie prime
L’Italia presenta oggi una vulnerabilità strutturale nelle filiere di approvvigionamento di energia, fertilizzanti, cereali, metalli critici e materiali per la transizione energetica. Una condizione che richiede un presidio diretto dell’upstream per garantire stabilità, competitività e autonomia strategica.
Per rispondere a questa esigenza nasce Behar Group, piattaforma italiana specializzata nelle commodity fisiche — agricole, energetiche, minerarie e petrolchimiche — con operatività in Africa, Asia, America Latina, Stati Uniti ed Europa.
L’obiettivo è rafforzare la posizione dell’Italia nelle catene globali del valore e ridurre la dipendenza estera.
L’urgenza in numeri
•La dipendenza energetica italiana nel 2023 è pari al 76,1%.
•Il deficit energetico nel primo trimestre 2025 raggiunge 13,6 miliardi.
•Nel commercio extra-UE 2024 il surplus salirebbe da 65 a 115 miliardi senza la componente energetica.
•L’Italia possiede risorse per 16 delle 34 materie prime critiche UE, ma resta fortemente dipendente dall’estero.
•Il 48% degli input materiali industriali è importato (media UE: 22%).
Il modello operativo
Behar Group integra origination nei Paesi produttori, trading fisico, strutturazione contrattuale internazionale, sviluppo di hub logistici e SPV, e cooperazione istituzionale su filiere critiche.
Un modello pensato per garantire accesso stabile e diversificato alle materie prime strategiche.
Un valore concreto per il Paese
Behar Group contribuisce a:
•ridurre la vulnerabilità dell’Italia agli shock geopolitici;
•completare l’architettura nazionale al fianco di SACE, SIMEST e CDP;
•rafforzare il peso negoziale italiano in Europa;
•migliorare la competitività della manifattura, riducendo costi e deficit energetico.
Behar Group nasce per rispondere a una fragilità strutturale del Paese: la dipendenza dalle materie prime.
La nuova piattaforma rappresenta un passo strategico per rafforzare la sicurezza economica italiana e posizionare l’Italia come attore centrale nelle dinamiche globali delle commodity.

