Un viaggio sonoro che ripercorre epoche e continenti: dal folklore europeo alla saudade brasiliana
(Meridiana Notizie) Mercoledì 3 dicembre 2025 – Un ponte tra musica colta e tradizione popolare: è questa l’essenza di “Songs of the Land – Folksongs from the 20th and 21st Centuries”, il nuovo album dell’Estra Duo, pubblicato da Da Vinci Classics. Si tratta di un progetto discografico originale che raccoglie in un’unica visione organica arrangiamenti e trascrizioni di repertori folklorici provenienti da Paesi e autori diversi, nella particolare formazione per soprano e chitarra. Molti dei brani incisi non sono normalmente presenti nella discografia contemporanea, rendendo questo lavoro una testimonianza preziosa e quasi unica nel panorama attuale.
Il percorso musicale attraversa culture e secoli: dalle celebri Siete canciones populares españolas di Manuel de Falla, alla scrittura intima di Joaquín Rodrigo, dai Folksong Arrangements di Benjamin Britten alle Welsh Folksongs del contemporaneo Stephen Goss, qui registrate per la prima volta integralmente in lingua gallese. Il viaggio tocca anche le chansons popolari francesi rivisitate da Mátyás György Seiber, fino ad approdare in Brasile con Heitor Villa-Lobos, tra la saudade e l’eredità bachiana della celebre Bachiana n. 5.
Fondato nel 2020, l’Estra Duo — formato dalla soprano Sofia Celenza e dalla chitarrista Aurora Orsini — nasce con la volontà di esplorare nuovi territori sonori, unendo la brillantezza timbrica della voce soprano e il calore della chitarra classica. Sostenuto da una solida formazione, sotto la guida di maestri quali Giampaolo Bandini e Sergio Assad, in pochi anni il Duo si è affermato collaborando con istituzioni di rilievo come l’Accademia Filarmonica Romana, la IUC, la Roma Tre Orchestra e il Festival Internazionale di Portogruaro, conquistando rapidamente pubblico e critica.
Nel corso dei secoli, quasi tutti i compositori hanno attinto al patrimonio popolare per alimentare la propria immaginazione creativa; allo stesso tempo, molte melodie del repertorio classico sono state assorbite dalla cultura orale e trasformate secondo il linguaggio della musica tradizionale. “Songs of the Land” rappresenta oggi il compimento di questa ricerca: una mappa sonora che attraversa epoche e mondi diversi ma uniti da emozioni universali come amore, nostalgia, gioia, perdita e tenerezza, rendendo la musica popolare un patrimonio comune e senza tempo.
Per ulteriori informazioni: www.estraduo.com
(A cura di Lucrezia Maria Piscolla)

