Dal caso di stupro al Jonio alla denuncia sulla sicurezza: per il dipartimento “La Città della Notte” servono politiche dedicate a chi vive e lavora nella Capitale durante le ore notturne.
L’ennesimo episodio di violenza avvenuto in zona Jonio riporta d’attualità la condizione di chi vive e lavora nella Capitale durante le ore notturne. Per Fratelli d’Italia, la notte romana è ormai “terra di nessuno”, con interi quartieri lasciati senza servizi, trasporti adeguati e presidi di sicurezza, nonostante circa un quinto dei cittadini sia impegnato in turni notturni.
Il dipartimento “La Città della Notte” di FdI, guidato da Fabio Sabbatani Schiuma, insiste sul fatto che esista una vera e propria “Roma parallela” fatta di baristi, ristoratori, addetti alla logistica, operatori sanitari, forze dell’ordine, autisti, lavoratori della cultura e dello spettacolo che tengono in piedi la città quando la maggioranza dorme. A loro giudizio, le politiche capitoline attuali non intercettano affatto i bisogni specifici di questa parte di popolazione.
La nota firmata da Sabbatani Schiuma, dal vicecoordinatore municipale Marco Bentivoglio e dal consigliere del Municipio III Fabrizio Santinelli accusa la giunta Gualtieri di essersi fermata agli annunci, senza introdurre strumenti strutturali per migliorare vivibilità e sicurezza dopo il tramonto. Il riferimento è al combinato disposto di scarsi collegamenti notturni, zone buie, carenza di controlli e mancanza di un vero piano per la città che lavora h24.
Fratelli d’Italia chiede “politiche serie, dedicate e immediate” per riorganizzare la notte romana, partendo da una mappatura delle aree più critiche e dei flussi di chi si muove per lavoro. Tra gli interventi rivendicati figurano un potenziamento dei trasporti notturni, l’aumento della presenza delle forze dell’ordine nei nodi sensibili, un migliore coordinamento tra Comune, Municipi e Prefettura e un supporto mirato alle attività economiche che restano aperte fino a tardi.
Secondo gli esponenti del partito, Roma deve passare da una gestione “emergenziale” a una strategia organica per la “Città della Notte”, capace di garantire tutele reali a chi lavora su turni e allo stesso tempo sicurezza a residenti e utenti. Solo in questo modo episodi gravissimi come lo stupro al Jonio potranno essere affrontati in un quadro più ampio di prevenzione e presenza costante sul territorio.
di Michele Grillo

