Prosegue senza sosta la Tournée di Mario Alberti per promuovere il suo album “Indiani di Riserva”.
Il palcoscenico scelto per la prossima tappa domenica 21 dicembre 2025 alle ore 15,30 è quello della Basilica di Sant’Elia nel Comune di Sant’Elia (VT) dove i giochi di luce prendono vita annualmente durante l’evento “Sol Invictus“. La manifestazione celebra il Solstizio d’Inverno e lo straordinario fenomeno dei giochi di luce naturale che si manifestano all’interno della suggestiva Basilica di Sant’Elia.
L’ottava edizione si terrà nei giorni di sabato 20 e domenica 21 dicembre 2025, offrendo al pubblico tre giorni ricchi di cultura e suggestioni. Il cuore dell’evento è lo spettacolo ottico che si verifica attorno al Solstizio d’Inverno : i raggi solari penetrano attraverso le antiche strutture, disegnando figure e fasci luminosi che danzano all’interno della Basilica, simboleggiando il trionfo della luce sull’oscurità (Sol Invictus).
In questa particolarissima Basilica si terrà il Concerto di Mario Alberti che prende il titolo dal suo CD “Indiani di Riserva” prodotto dalla Casa discografica ZdB e diffuso su 240 piattaforme musicali nel mondo.
L’evento, promosso dall’Associazione culturale La Terzina, è realizzato con il patrocinio della Provincia di Viterbo, del Comune di Castel Sant’Elia, del Biodistretto Via Amerina e Forre, della Pro Loco e in collaborazione con l’Associazione Ricreativa Sol Invictus.
E proprio in occasione di questa manifestazione, finanziata con il contributo riconosciuto all’Associazione Ricreativa Sol Invictus a seguito del bando promosso dalla Regione Lazio in collaborazione con ARSIAL, alle ore 15,00 sempre nella Basilica di Sant’Elia verrà presentato ufficialmente in anteprima mondiale il Videoclip “Innocente cattiveria” che è il titolo della canzone di punta dell’album “Indiani di Riserva” del cantautore Mario Alberti. Per questo brano è stato realizzato l’omonimo videoclip per la regia di Michele Piacentini, già autore di altri videoclip e documentari.
La collaborazione tra Michele Piacentini e Mario Alberti nasce spontanea grazie alla loro sensibilità su argomenti di spessore sociale e storico ed in questo caso grazie alla tematica della canzone che ricorda le vicissitudini degli Indiani d’America.
“Un racconto, in versione filmica – racconta Michele Piacentini – visto con gli occhi di un bambino che immagina una nativa americana, interpretata dall’attrice Tayla, che si muove tra boschi e fiumi che nella realtà si trovano nei pressi di Castel Sant’Elia. La bella nativa americana, tra natura e modernità, raggiunge poi il sognatore principale, il cantautore Mario Alberti, sul palcoscenico di un vero e proprio concerto musicale salutando l’emozionata plate”.
Un momento importante per il Comune di Castel Sant’Elia che sarà presente con il Sindaco arch. Vincenzo Girolami e con l’Assessore alla Cultura Cecilia Maria Paolucci, mentre per l’Associazione Ricreativa “Sol Invictus” interverrà la Presidente Maria Luisa Graziani.
Non mancheranno i contributi forniti dal Prof. Rino Caputo, storico e critico letterario, dello stesso Michele Piacentini, produttore e regista e di Sandro Fiordalice che sarà la voce recitante all’interno del Concerto.
L’Amministrazione comunale ha sottolineato l’importanza dell’evento come momento di valorizzazione del patrimonio storico-culturale della Tuscia.
Il Sindaco di Castel Sant’Elia, Architetto Vincenzo Girolami, ha espresso grande soddisfazione per la riconferma e la crescita della manifestazione: “Il Sol Invictus è ormai un appuntamento fisso e attesissimo, un faro culturale che illumina il nostro inverno e attira visitatori da tutta la regione. Questa ottava edizione testimonia la vitalità e la profondità della nostra tradizione. Vorrei esprimere il mio più sentito plauso e la gratitudine dell’intera Amministrazione all’Associazione Culturale La Terzina e al Maestro Mario Alberti che, con il loro contributo artistico di altissimo livello, non solo impreziosiscono l’evento, ma lo elevano a momento culturale di risonanza nazionale. Ringrazio, inoltre, l’Associazione “Sol Invictus” nella persona della presidente Maria Luisa Graziani e tutti coloro che, con passione e dedizione in questi anni, rendono possibile questa celebrazione unica, capace di unire in modo sublime la nostra storia millenaria, la nostra fede e l’incomparabile bellezza del nostro territorio. Invito tutti a vivere pienamente questa esperienza di luce e cultura.”
L’Assessore alla Cultura, Cecilia Maria Paolucci, ha espresso il suo entusiasmo: “Il Sol Invictus è un appuntamento che onora la nostra storia e valorizza la nostra Basilica, un gioiello architettonico che nei giorni del Solstizio si trasforma in un palcoscenico naturale di luce. L’impegno e la passione della Presidente Graziani e dell’Associazione Sol Invictus sono encomiabili. Siamo orgogliosi di patrocinare questa ottava edizione, consolidando la nostra missione di promuovere la cultura e l’identità della Tuscia.”
“La Basilica di Sant’Elia, quale mèta in cui natura, arte, architettura e Spiritualità si uniscono in un armonico abbraccio che avvolge e coinvolge il visitatore – sono queste le parole di Maria Luisa Graziani Presidente dell’Associazione culturale *Sol Invictus* – In questo anno giubilare 2025 il cui motto è “Pellegrini di Speranza ” che invita ad un cammino terreno di rinnovamento spirituale e fiducia, con l’obiettivo di riportare al centro la speranza cristiana simboleggiando un percorso di fede, rinascita e solidarietà verso il futuro , questo è in nostro invito a un cammino di riconciliazione e costruzione di un mondo migliore. La luce solare come fosse un’antica pellegrina , raggiunge anch’essa questo luogo al Solstizio d’inverno come mai nel corso dell’anno, arrivando lì dove solitamente non arriva, per costruire un sentiero luminoso che, fendendo le tenebre, sale simbolicamente dalla terra verso il cielo , una guida che invita i pellegrini di speranza lungo un cammino luminoso a costruire un mondo migliore nella luce”.
“E’ molto ragguardevole l’iniziativa del Comune di Castel Sant’Elia, delle altre istituzioni culturali e de La Terzina di inserire negli eventi legati al Sol Invictus un’opera come quella di Mario Alberti: “Indiani di Riserva” – dichiara il Prof. Rino Caputo, storico e critico letterario – Il titolo dice già molto, ma è importante notare come nell’autore non sia mai perduto il nesso tra musica e poesia, ovvero tra ciò che può essere definita la musica della poesia, la qualità del testo, le tematiche da cui trae ispirazione l’artista e dall’altro lato la poesia della musica, cioè la capacità che ha la musica di parlare, attraverso le sue modalità specifiche, un linguaggio universale. Questo comporta quindi una conferma che l’operazione artistica di Mario Alberti riguarda certamente il tema prescelto ma con una metafora che oggi non sembra affatto ardita ma è anche molto realizzata purtroppo nelle vicende contemporanee, assurge ad un’idea di superamento della violenza, della marginalità, della costrizione dell’uomo sull’uomo”.

