(Adnkronos) – "La sfida non è mettere un po’ più di tecnologia nei processi esistenti, ma di riprogettare le imprese partendo dalla tecnologia. Ai miei studenti insegno a progettare nuove imprese senza esseri umani, all'inizio. Li si aggiunge poi, strada facendo, per controllare le tecnologie. Si tratta di avviare un processo di sostanziale inversione del modo con cui fino adesso abbiamo pensato al fare impresa. Non si dovrebbe infatti concepire la tecnologia come un elemento aggiunto, ma come una parte costitutiva del fare impresa”. Lo ha detto Alberto Carnevale Maffè, professore di Strategia alla Sda Bocconi school of management, intervenendo alla quarta edizione di FutureS, l’appuntamento di Sisal che promuove il confronto con istituzioni, aziende e opinion maker sulle sfide e le opportunità legate all'innovazione digitale. Tema di quest’anno l’innovazione intesa come identità, ambizione e responsabilità delle aziende, una tensione che permette di trasformare il cambiamento in opportunità trasformative per l’impresa e la Società. “Servono quindi nuove culture e apertura mentale. I giovani dovranno reinventare il proprio ruolo, poiché paradossalmente la tecnologia oggi premia gli anziani, esaltando le capacità tacite e le esperienze. I giovani non dovranno essere ‘garzoni’ di un nuovo processo – conclude – ma innovatori di una nuova organizzazione”.
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