“In tre anni sono stati destinati 15 miliardi al settore agricolo e il reddito medio è cresciuto di quasi il 10%: sono alcuni dei dati illustrati dal ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, nel bilancio di fine anno. Accogliamo con soddisfazione il fatto che, nonostante le tensioni commerciali, le crisi climatiche e un quadro geopolitico complesso, il primario italiano stia mostrando resilienza e capacità di adattamento. Allo stesso tempo, desideriamo ricordare che l’agricoltura non può essere letta soltanto attraverso le cifre, per quanto positive: restano ancora irrisolte criticità profonde che richiedono interventi mirati e lungimiranti”. A sottolinearlo, in una nota stampa, è Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei. “Tra queste – aggiunge -, il tema del ricambio generazionale rappresenta una priorità assoluta. Come evidenziato dalla nostra recente indagine nazionale Agriunder35, i giovani dimostrano un forte interesse per la terra, ma si scontrano con ostacoli strutturali che ne rendono difficile l’ingresso, a partire proprio dall’accesso ai terreni agricoli. Tanto che solo il 7% degli imprenditori agricoli italiani oggi ha meno di 41 anni a fronte di una media europea che si avvicina al 13% e a fronte di una esigenza complessiva di almeno il 25%. Alla luce di tutto questo, dunque, auspichiamo che il Masaf voglia ascoltare la voce di chi, come noi, lavora quotidianamente per i giovani agricoltori, affinché la manovra in discussione possa finalmente affrontare il tema in modo deciso”.
Il presidente Tiso continua: “Preoccupa inoltre la riforma della PAC così come delineata dalla Commissione guidata da Ursula von der Leyen: una politica agricola europea sempre più impoverita in termini di autonomia e risorse rischia di indebolire l’intero comparto. È fondamentale che il governo italiano assuma una posizione più critica e determinata nei tavoli europei, a tutela delle imprese agricole e della sovranità alimentare nazionale. Infine, riteniamo necessario ricordare che i risultati positivi evidenziati dal ministro sono legati in misura rilevante ai fondi del PNRR, uno strumento straordinario. Se vogliamo che la crescita del settore agricolo sia stabile e duratura, è indispensabile avviare politiche strutturali, capaci di consolidare nel tempo il rilancio dell’agricoltura italiana. Confeuro è pronta a collaborare con il ministero e con tutte le istituzioni competenti per costruire un percorso condiviso di sviluppo, innovazione e sostenibilità, nell’interesse degli agricoltori e del Paese”, conclude Tiso.

