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La proposta è sostenuta dalle associazioni Lgbtqi della Capitale e dovrebbe essere portata all’attenzione dell’assemblea capitolina il prossimo ottobre.
(MeridianaNotizie) Roma, 6 settembre 2013 – Un registro delle Unioni Civili unico per tutti i municipi di Roma, è la proposta di delibera che è stata presentata dal gruppo capitolino di Sinistra ecologia e libertà. La proposta è sostenuta dalle associazioni Lgbtqi della Capitale e dovrebbe essere portata all’attenzione dell’assemblea capitolina il prossimo ottobre.
La consigliera comunale di Sel, Imma Battaglia, che lo scorso 4 luglio celebrò il primo matrimonio tra due omosessuali nel libero Stato del Gay Village, si sta impegnando in prima linea per far si che la simbolica celebrazione diventi un diritto per tutti i cittadini di Roma . “La proposta di delibera intende porre una modifica allo Statuto di Roma Capitale prevedendo espressamente che ‘Roma Capitale promuove e valorizza il ruolo della famiglia nelle sue diverse espressioni, riconoscendo pari opportunità alle unioni di fatto, favorendone l’integrazione sociale e prevenendo forme di disagio, con particolare riferimento alle persone’”.
Ad affiancare la consigliera comunale il capogruppo di Sel in Campidoglio Gianluca Peciola, che spiega gli obiettivi della proposta. “Il testo della proposta di delibera è il risultato di un percorso partecipato con le associazioni LGBTQI romane e prevede l’approvazione immediata di un Registro delle Unioni Civili, che sarà unico per tutti i municipi di Roma Capitale si tratta di un passo fondamentale dell’amministrazione verso il riconoscimento delle formazioni sociali diverse dal matrimonio e per la tutela dei diritti civili nella nostra città. In attesa di una legge che regolamenti in maniera organica l’intera materia, i cittadini avranno la possibilità di iscriversi al Registro delle Unioni civili di Roma Capitale”.
La replica dell’ex sindaco Gianni Alemanno: “purtroppo era qualcosa di già annunciato nel programma di Ignazio Marino. Il registro delle unioni civili rischia da un lato di portare il Comune di Roma Capitale in prima linea in un dibattito che è assolutamente astratto, perché questi registri non garantiscono diritti aggiuntivi alle coppie di fatto, e dall’altro lato di dare un’immagine sbagliata per la città di Roma centro della cristianità. Il tema del riconoscimento non può che essere del Parlamento nazionale pur con tutto il rispetto per una persona intelligente e creativa come Imma Battaglia. Da parte mia ci sarà una opposizione durissima a questa delibera”.
Il servizio di Diana Romersi
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