(Meridiananotizie) Roma, 1 dicembre 2011 – “L’Italia ce la deve fare”. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è fiducioso sul futuro, e lo ribadisce al suo arrivo all’Università La Sapienza per la presentazione del suo ultimo libro, “Una e indivisibile. Riflessioni sui 150 anni della nostra Italia”, che raccoglie i discorsi pronunciati dal Presidente della Repubblica, nel corso delle celebrazioni dedicate all’Unita d’Italia. “C’è bisogno di un grande sforzo politico, morale, sociale per affrontare questa grave crisi che dobbiamo riuscire a vincere», ha aggiunto poi a margine dell’evento rispondendo ad alcune domande degli studenti alla Sapienza. Dopo il saluto del Magnifico Rettore Luigi Frati, si è tenuta la tavola rotonda alla quale hanno partecipato Giuliano Amato, Giuseppe Galasso, il neoministro Andrea Riccardi e lo storico Giovanni Sabattucci. Tra le prime file dell’aula magna della città universitaria, il presidente della Regione Lazio Renata Polverini, il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, Gianni Letta, il ministro della Giustizia Paola Severino, l’ex sindaco della Capitale Walter Veltroni, il prefetto Giuseppe Pecoraro e il capo della Polizia Antonio Manganelli. Frati si è rivolto direttamente a Napolitano, presente in platea: «Il suo, signor presidente non è un richiamo alla geografia, ma ad un Paese che si riconosce negli ideali, che vuole sviluppo, con l’obiettivo di dilatare le occasioni di lavoro per chi lo sta cercando e per chi lo ha perso, per i giovani soprattutto. La presidente Polverini, dal suo canto, ha sottolineato come “Il Capo dello Stato ha accompagnato questo anno di celebrazioni con uno spirito di coesione, determinante soprattutto per le giovani generazioni alle quali è stato offerto un processo storico di come si è arrivati all’unità, quanti sacrifici sono stati fatti, quanto valore ha avuto e soprattutto quanto va difesa”. Al termine dell’evento il presidente Napolitano si è intrattenuto con alcuni studenti e sottoposto ad alcune domande. Gli è stato chiesto se il successo delle celebrazioni per l’unità sia stato macchiato da polemiche e dissensi: «Molto meno di quanto fosse prevedibile, anche nel Nord», ha risposto il presidente. Le manifestazioni per il centocinquantenario, ha rilevato tra l’altro Napolitano, hanno fatto emergere «una somma di memorie familiari e di storia locale». Il servizio di Mariacristina Massaro
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