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Intorno alla mastodontica struttura che racchiude Roma, Rosi ha studiato l’elemento umano, come sempre avviene nei suoi documentari che partono da un paesaggio per indagare i suoi abitanti.
(MeridianaNotizie) Roma, 19 settembre 2013 – In tour in pullman sul Grande Raccordo Anulare di Roma con tutto il cast. Destinazione: il Barcone sul Tevere dove vive Cesare l’anguillaro, uno dei protagonisti. Per Sacro GRA di Gianfranco Rosi, Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia, in sala in 45 copie da domani, ieri conferenza stampa on the road per mostrare i luoghi e i paesaggi del set. Da oggi invece sullo stesso raccordo sarà il turno dei cartelloni con il prestigioso premio.
Intorno alla mastodontica struttura che racchiude Roma, Rosi ha studiato l’elemento umano, come sempre avviene nei suoi documentari che partono da un paesaggio per indagare i suoi abitanti. Lo stesso Rosi parlando del suo film spiega: ”Il raccordo anulare e’ un pretesto narrativo, il paesaggio si deve riflettere all’interno dei personaggi”. In Sacro Gra tutti i personaggi interpretano se stessi: è una forma narrativa del cinema del reale e ne garantisce l’autenticità.
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