“Mi è stato detto che il Capo dello Stato avrebbe telefonato per avere la sentenza prima che venisse pubblicata”, dice il Cavaliere, facendo riferimento al risarcimento da oltre mezzo miliardo di euro per la battaglia Mondadori-Cir.
(MeridianaNotizie) Roma, 1 ottobre 2013 – Un fuorionda di Berlusconi a Piazzapulita fa scoppiare un nuovo caso politico. Al telefono il Cav parla di un intervento del Colle sulla sentenza Lodo Mondadori. Delirante diffamazione, la definisce il Quirinale. “Pura fantascienza”, dice la Cassazione. Berlusconi, convinto che Napolitano non abbia fatto nulla per garantire la sua agibilità politica, non si limita ad accusarlo di questa cosa ma va oltre. Fa riferimento a un complotto che sarebbe stato ordito ad altissimo livello per aggravare la sua situazione giudiziaria.
Ma in che modo? Napolitano, pensa il Cavaliere, avrebbe esercitato un intervento direttamente sui giudici della Corte di Cassazione, riuniti per la sentenza sul Lodo Mondadori, esortandoli a riaprire la camera di consiglio. Un’accusa gravissima quella rivolta al Capo dello Stato e registrata dai microfoni di Piazzapulita. “Mi è stato detto che il Capo dello Stato avrebbe telefonato per avere la sentenza prima che venisse pubblicata“, afferma Berlusconi nella telefonata, con tono alterato.“Dopodiché ha ritelefonato da capo, ha fatto ritelefonare da Lupo al presidente della Cassazione che ha chiamato il presidente di Sezione costringendolo a riaprire la camera di consiglio. Cosa che non succede mai – osserva il Cavaliere – perché la sentenza era già pronta il 27 di giugno”.
Nella telefonata ‘fuori onda’ si sente la voce dell’ex premier che dice ad un suo interlocutore: «Tu non riesci ad avere nessuna informazione su quello che è successo alla…sezione civile della Cassazione per il lodo De Benedetti? Perchè mi è stato detto che il Capo dello Stato avrebbe telefonato per avere la sentenza prima che venisse pubblicata. Dopodichè ha ritelefonato da capo, ha fatto ritelefonare da Lupo al presidente della Cassazione che ha chiamato il presidente di Sezione costringendolo a riaprire la camera di consiglio….». «E riaprendo la Camera di consiglio hanno tolto circa 200 milioni di quelli da cui che De Benedetti doveva avere in meno…..».
Un ‘fuori onda’ che il primo presidente di Cassazione Giorgio Santacroce definisce, parlando con l’ANSA, «pura fantascienza» Dal Quirinale non si aggiunge altro, almeno al momento, rispetto alla nota informale.
Cosa certa è che tutto questo polverone alimenta solo il caos in cui si trovano le istituzioni, soprattutto agli occhi dei cittadini e dei mercati esteri.
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