Mozione votata all’unanimità del Consiglio Regionale, che esorta la Regione Lazio a raggiungere una soluzione sul riassorbimento dei lavoratori ex Alitalia e degli aeroporti laziali in mobilità.
(MeridianaNotizie) Roma, 9 ottobre 2013 – Il Consiglio Regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori (PD), ha richiesto, con una mozione votata all’unanimità, alla Regione una soluzione per il riassorbimento dei lavoratori in mobilità ex Alitalia e dei lavoratori degli aeroporti laziali. Il primo firmatario della mozione, rivolta al presidente Zingraretti e all’assessore Lucia Valente, è stato Riccardo Agostini (PD). Lo stesso presidente Leodori ha dichiarato che ci sarà bisogno di un’assemblea straordinaria per discutere dell’argomento.
Il Consiglio ha dato due direttive all’amministrazione regionale per risolvere la questione. La prima prevede il compimento di “tutte le misure e tutte le relazioni politiche ed industriali per la definizione dei requisiti di sistema al fine di individuare soluzioni condivise che garantiscano la sopravvivenza del comparto aeroportuale e investimenti nel settore“. La seconda è rappresentata dall’esortazione ad assumere “ogni iniziativa idonea di mediazione e di costruttiva collaborazione con i ministeri competenti, le parti sociali, l’Inps per la definizione di soluzioni congrue per il riassorbimento nel ciclo produttivo dei lavoratori in mobilità ex Alitalia e dei lavoratori del comparto aeroportuale laziale al fine di dare risposte certe in merito al loro futuro professionale“.
Dopo la grande crisi Alitalia del 2008, sono stati messi in mobilità circa 4.500 lavoratori, cifra a cui va aggiunta quella derivante dall’indotto. Fa notare Agostini “alla scadenza degli ammortizzatori sociali, nel dicembre 2015, la maggioranza di questi lavoratori ‘non occupati’ non maturerà i requisiti per poter accedere alle prestazioni previdenziali, rimanendo, di fatto, senza alcun reddito e occupazione“. I lavoratori in questione hanno un’età compresa tra i 35 e i 50 anni e hanno conseguito professionalità specifiche. Per questo, risulta difficile ricollocarli, anche perché vi è “la falsa credenza che costino troppo alle aziende che potrebbero assumerli“. La fattispecie diventa paradossale quando si considera che alcuni di essi sarebbero potuti andare in pensione, ma “dopo la riforma Fornero, sono stati considerati esodati“, sottolinea sempre Agostini.
Nella mozione approvata si sottolinea che “non sono mai stati attivati progetti di formazione e riqualificazione per la gestione dei lavoratori eccedenti“. Le aziende del comparto continuano ad “assumere a tempo determinato personale ex novo, generando ulteriore precariato“.
Michele Baldi (lista Zingaretti) ha esortato gli addetti ai lavori a dare una soluzione in favore di questi lavoratori. Massimiliano Valeriani (PD) ha sottolineato che “Alitalia e Fiumicino stanno a Roma come la Fiat sta a Torino“. Anche Silvana Denicolò (M5S) invita a puntare più che alla sopravvivenza del comparto, alla valorizzazione della sua centralità. L’assessore Valente, infine, si dice soddisfatta della sintonia raggiunta per questa mozione e ha ricordato le decisioni già adottate da Zingaretti affinché Fiumicino non venga declassato.
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