Il valore complessivo della merce trafugata ammonta a più di 4 milioni di euro
(MeridianaNotizie) Roma, 16 ottobre 2013 – 21 ordinanze di custodia cautelare, di cui 20 in carcere e 1 agli arresti domiciliari, sono state emesse su richiesta della Procura della Repubblica di Palermo, dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale locale, per i reati di associazione a delinquere finalizzata al sequestro di persona a scopo di rapina, rapina aggravata, furto aggravato, ricettazione e traffico di prodotti contraffatti. Il valore complessivo della merce trafugata ammonta a più di 4 milioni di euro. L’operazione denominata New Gate si è conclusa dopo quasi due anni d’indagine e ha messo fine alle attività dell’agguerrita organizzazione criminale che per diversi mesi ha gravemente danneggiato numerose imprese che hanno fatto transitare le proprie merci, destinate al mercato siciliano o all’estero, per il porto di Palermo, rendendosi responsabile di furti e rapine in serie, anche a mano armata, a furgoni e autoarticolati e conseguenti attività di ricettazione.
La pianificazione dei colpi avveniva per la massima parte all’interno del porto di Palermo, dove uno dei vertici del sodalizio – peraltro fratello del boss mafioso della cosca di “Borgo Vecchio”, gestiva quale socio di fatto, una s.r.l. con sede presso la “banchina puntone” – poi sequestrata dal Tribunale di Palermo operante nel settore “trasporti” della logistica portuale che oltre ad esercitare un diffuso controllo sui prezzi del comparto e sulle assegnazioni dei diversi trasporti ai singoli vettori, monitorava per conto della “banda” arrivi e partenze dei carichi più interessanti da depredare, organizzando, in accordo con gli altri sodali, tutte le fasi dei furti e delle rapine.
Con intercettazioni telefoniche ed ambientali, video riprese con telecamere nascoste e numerosi servizi di osservazione e pedinamento, condotte dal Gruppo d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata – GICO – del Nucleo di polizia tributaria di Palermo, con il supporto del locale Gruppo territoriale della Corpo, ha potuto monitorare e ricostruire tutte le fasi di pianificazione, preparazione ed esecuzione, oltre che della successiva ricettazione della merce trafugata. In tutto sono stati messi a segno 10 “colpi” da gennaio a ottobre 2012. La banda si è appropriata, a volte tramite il sequestro di persona di oltre 26 tonnellate di tonno, di 44 tonnellate di prodotti detergenti di vario genere, 8.160 bottiglie di olio extravergine. E ancora pneumatici, biciclette elettriche e detersivi e altri prodotti detergenti. 2 rimorchi frigo contenenti oltre 32 tonnellate di derrate alimentari di vario genere, 74 fusti di olio lubrificante e 18 fusti di grasso per automobili (17.9.2012) e di 129 biciclette elettriche e relativi accessori provenienti dall’estero (30.10.2012).
Il servizio di Luisa Deiola
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