Si al retro degli orologi e delle paline alle fermate dei bus e ai “para-traffico”, attualmente utilizzate per la pubblicità dei film. No,
invece, all’installazione di impianti autonomi. Ci sono 40 giorni di tempo per presentare eventuali osservazioni o proposte di modifica.
(MeridianaNotizie) Roma, 21 ottobre 2013 – Le affissioni pubblicitarie saranno solo solo sugli arredi urbani in centro storico. Maxi impianti 4×3 solo fuori dal Gra e niente manifesti nelle aree vincolate. Ecco il nuovo Piano regolatore degli impianti pubblicitari che sarà presentato domani da AequaRoma, la società che gestisce i servizi per le entrate di Roma Capitale. Il Piano recepisce le indicazioni di base del Regolamento per gli impianti pubblicitari approvato dal Campidoglio nel 2006, ancora in attesa di attuazione. La commissione comunale Commercio, in attuazione di questo Regolamento, ha elaborato una proposta di Piano regolatore anche sulla base delle indicazioni di AequaRoma e, come dice il presidente Orlando Corsetti, si impegna “ad approvarlo in via definitiva entro il 31 dicembre”.
“Da domani – prosegue Corsetti – partiranno le consultazioni con le associazioni interessate e i cittadini. Ci sono 40 giorni di tempo per presentare eventuali osservazioni o proposte di modifica. Al termine dei 40 giorni, la commissione valuterà quali suggerimenti recepire e, nel giro di 10 giorni, presenterà alla Giunta una proposta definitiva”. Dopodiché, la proposta dovrà essere approvata anche dall’Assemblea capitolina prima di diventare esecutiva. Tra le novità proposte dalla commissione capitolina Commercio, l’ipotesi di affidare interamente a un privato la gestione degli impianti pubblicitari comunali, la riscossione degli incassi e i controlli sugli abusivi. La nuova bozza di Piano regolatore, poi, prevede che l’attuale superficie destinata agli impianti pubblicitari nella Capitale (300mila metri quadrati) venga pressoché dimezzata e ridotta ad un massimo di 160mila metri quadrati totali. In programma anche la revisione delle tariffe.
Entrando nel dettaglio della proposta di Piano regolatore degli impianti pubblicitari formulata dalla commissione capitolina Commercio sulla base delle indicazioni di AequaRoma, si prevede che in centro storico potranno essere utilizzati unicamente gli esistenti arredi urbani per le affissioni pubblicitarie. Quindi, sì al retro degli orologi e delle paline alle fermate dei bus e ai “para-traffico”, attualmente utilizzate per la pubblicità dei film. No, invece, all’installazione di impianti autonomi. Le affissioni saranno vietate nelle zone sottoposte a vincolo della Sovrintendenza mentre i maxi cartelloni 4×3 potranno essere installati esclusivamente al di fuori del Gra. Il resto della città sarà suddiviso il 14 planimetrie con specifici standard per le affissioni. Tutti i nuovi impianti dovranno essere decisi insieme alla Sovrintendenza che detterà precise indicazioni sul fronte del decoro urbano. Infine, sul fronte controlli, la proposta della commissione Commercio è quella di affidarli alla gestione di un privato. “Attualmente – spiega Corsetti – i controlli sono di competenza dei vigili e la rimozione di ogni impianto pubblicitario abusivo costa al Comune circa 350 euro. Affidando i controlli ai privati, proprio gli imprenditori affidatari sarebbero interessati a vigilare sulla presenza di eventuali abusivi, perché l’occupazione degli impianti con manifesti non autorizzati si tradurrebbe per loro in un mancato incasso.
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