La donna ha deciso di abortire all’ospedale San Camillo di Roma il 16 agosto. Dieci giorni dopo però ha espulso il feto nella doccia ed è
stata rioperata al Policlinico Gemelli
(MeridianaNotizie) Roma, 23 ottobre 2013 – Due amare scoperte per una donna romana incinta. Prima ha scoperto che la bambina che portava in grembo era affetta da trisoma 21, la sindrome di down. La donna non si è sentita di portare avanti la gravidanza ed ha allora stabilito di porre fine alla gravidanza. La donna ha deciso di abortire all’ospedale San Camillo di Roma il 16 agosto.
Aborto non riuscito al San Camillo – il feto nella doccia : Ma dieci giorni dopo l’intervento un’altra amara scoperta per la donna, già traumatizzata dall’interruzione volontaria di gravidanza. Dieci giorni dopo essere uscita dall’ospedale ha espulso il feto nella doccia. Ha dunque visto quello che aveva in grembo e non sono stati inoltre tutelati i suoi diritti, la sua salute, la sua scelta. L’avvocato Piergiorgio Assumma, legale della signora Stefania M. ha presentato la denuncia raccontando l’accaduto: “La mia cliente – spiega l‘avvocato – è stata quindi rioperata al Policlinico Gemelli. Al momento presenta una forte depressione per quanto accaduto”.
di Luisa Deiola
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