Il dramma si è consumato poco prima dell’alba a Fiumefreddo, nel catanese. Motivo della lite tra i due forse l’attività della donna, 59 anni: il figlio, 31 anni, non sopportava il continuo ‘via vai’ di clienti. L’uomo si è poi inferto una coltellata all’addome con un coltello da cucina
(MeridianaNotizie) Roma, 5 novembre 2013 – Non avrebbe gradito la presenza di estranei che a qualunque ora del giorno e della notte si recavano nella loro abitazione per consultare la madre, che, da circa due anni, da quando si erano trasferiti da Biancavilla, faceva la cartomante e la veggente.
Questo, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, la causa scatenante della lite avvenuta all’alba di stamane a Fiumefreddo di Sicilia (Catania) al culmine della quale Pietro Battiato, di 31 anni, ha colpito con un coltello alla gola la madre, Angela Zappalà, di 59 anni, uccidendola.
L’uomo, dopo aver avvertito le forze dell’ordine, ha ferito mortalmente con la stessa arma sé stesso durante le fasi di soccorso della madre ed è morto nell’Ospedale San Vincenzo di Taormina. L’omicida-suicida lavorava come muratore in un cantiere edile.
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