L’urina come carburante. Presentato ad Alghero l’innovativo progetto di motori che sfruttano l’urina al posto degli idrocarburi.
(MeridianaNotizie) Roma, 12 novembre 2013 – In occasione di un convegno di Legambiente sulle innovazioni verdi ad Alghero, è stato presentato un progetto contro il caro benzina, che permette di utilizzare l’urina di animali come carburante.
L’idea è di Franco Lisi, proprietario di un’azienda che fa parte del polo “La Casa Verde CO2.0“. Il suo progetto permette di ridurre il costoso utilizzo degli idrocarburi, sfruttando l’urina in due tipologie di motori normati a legge. Uno utilizzato per i mezzi di trasporto e l’altro per uso domestico, ovvero per accendere la luce, il computer, gli elettrodomestici o altri impianti che generalmente sfruttano la corrente elettrica. Nei sistemi ideati, viene utilizzato un filtro in 100% pura lana di pecora sarda, prodotto da Edilana, utile a impedire la formazione di condensa. Le emissioni non sono inquinanti e si tratta di “un’energia priva di petrolchimici, biomasse, senza produrre gas di alcun tipo”, come ha spiegato Franco Lisci. “L’energia prodotta – ha continuato – dall’impianto a urina è adatta non solo per i consumi domestici ma anche per i motori di automobili, camion e barche che potrebbero usare il 100% di urina pura al posto della benzina e di altri carburanti”. Per lo Stato italiano è illegale l’utilizzo di questi sistemi, consentendo solo l’uso di additivi. L’imprenditore sardo ha realizzato, pertanto, dei trasformatori che “consentono di usare nel motore delle automobili l’urina come additivo”.
A detta dell’ideatore dell’innovativo sistema, i risparmi sarebbero notevoli: su un ‘auto a benzina del 35%, su una a gasolio del 60%, su una a gas dell’80%, su un’imbarcazione si può risparmiare fino al 65%. Ed è un risparmio che non produce scarti. Daniela Ducato, coordinatrice di Casa Verde C02.0, ha dichiarato di utilizzare “l’urina di capre e pecore per alimentare il motore in fase di predisposizione e produrre con energia pulita i miei formaggi e cioccolatini al latte di capra, azzerando così la CO2”.
Aurelio Ponzo
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