La mostra ospita 40 opere dell’arte di Giacometti, accostandole alla maestosità della scultura antica
(MeridianaNotizie) Roma, 3 febbraio 2014 – Quaranta lavori tra bronzi, gessi e disegni, testimoni di una ricerca che mira a rivelare le basi dell’umano, scarnificandone la silhouette. A partire dal 5 febbraio e fino al 25 maggio 2014 la Galleria Borghese ospiterà la mostra Giacometti.La Scultura. presentata dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma. Per la prima volta, tra gli inestimabili capolavori dell’antichità, avremo la tragicità della scultura di epoca moderna.
L’esposizione è l’esemplificazione di un rapporto che racconta l’artista mettendone le opere in dialogo con i capolavori classici della Galleria: le forme sinuose e bianche della Femme couchée qui rêve (1929) e quella Paolina di Canova (1805/1808); il passo greve dell’Homme qui marche (1947), e quello affaticato di Enea sotto il peso di Anchise (1619); l’equilibrio instabile dell’ Homme qui chavire (1950), terribilmente effimero e lanciato sul baratro come il David di Bernini (1623/1624). La rappresentazione dell’umanità di Giacometti risalta l’uomo e il suo fatale fallire che diventa la tragica conquista della modernità. La mostra è dunque un’occasione per raccontare l’artista visionario, onirico e surrealista, fautore di segno indelebile nell’arte e soprattutto far vedere la sua opera in dialogo con i capolavori della Galleria.
Il servizio di Simona Berterame
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