(MeridianaNotizie) Roma, 20 Novembre 2014 – Erano infiltrati da anni nel settore dei trasporti e del commercio delle carni a Catania e Provincia. 23 persone, legate a Cosa Nostra, sono finite in manette nel corso di un’operazione condotta dai Carabinieri del Ros. Sequestrati anche beni per 50 milioni di euro. L’inchiesta ha riguardato Cosa Nostra, infiltrata in vari settori tra cui i trasporto e il commercio delle carni. Secondo quando ricostruito, i fratelli Aiello insieme agli Ercolano, avevano stipulato una società riconducibile ad Amedeo Matacena con contratto di affitto di tre navi per il collegamento tra Sicilia e Calabria, la quale si interruppe improvvisamente recando danni per la Servizi Autostrade.
Ercolano ha collaborato con gli altri indagati tra cui, Francesco Caruso e Giuseppe Scuto. Affari anche nel commercio delle carni, dove si sarebbe infiltrata anche Cosa Nostra dove Enzo Ercolano ha rivestito un ruolo significativo con l’occulta partecipazione di Enzo Aiello, e del fratello di quest’ultimo, Alfio. Imputati nel processo Iblis Raffaele Lombardo e Giovanni Cristaudo, affiliati mafiosi catanesi ed agrigentini che mantenevano i rapporti con Francesco Caruso e Giuseppe Scuto. Grazie all’operazione Caronte è stato colpito il patrimonio immobiliare dell’associazione mafiosa, comprendenti 31 imprese, 7 beni immobili e 4 autoveicoli, sia nelle provincie di Catania, Palermo, Messina, Napoli, Mantova e Torino.
La Redazione
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