Tra i cartelli esposti durante la manifestazione: “Marino togli il pandino e nun tocca er capitolino”.
(Meridiana Notizie) Roma, 21 novembre 2014 – Contro il taglio dello stipendio si accendono le fiaccole dei dipendenti pubblici. Dalla Bocca della Verità fino in Campidoglio hanno sfilato i manifestanti per “illuminare” il sindaco Ignazio Marino e per “dire ancora una volta no al contratto unilaterale varato dall’amministrazione, che dal prossimo 1 dicembre comincerà ad avere effetti”. La marcia dei dipendenti di Roma Capitale, è stata organizzata da Cgil, Cisl, Uil e Csa, con i rispettivi sindacati di categoria.
In testa lo striscione “#Marino illuminati, 24.000 no”, che apre la sfilata, fiaccole in mano, dei lavoratori di uffici, scuole dell’infanzia e nidi, Polizia locale. Particolarmente agguerrite le insegnanti, che reggono striscioni come “Marino, la scuola per te una nullità, così morirà”, “Sindaco questo è un no che ti aiuterà a crescere” e urlano il coro “Marino ciao! Cattoi ciao!” sulla melodia di “Bella Ciao”. E ancora fischietti e cartelli, ironici e non, come “Marino togli il pandino e nun tocca er capitolino” e “Con l’atto unilaterale, Marino senza lavoro ci vuol lasciare”. I lavoratori, imboccata viale Luigi Petroselli, hanno bloccato il traffico invadendo anche l’altra corsia di marcia destinata alla circolazione dei veicoli a motore. La massa dei lavoratori ha bloccato macchine, motori e mezzi pubblici, rimasti imbottigliati nel traffico su via del Teatro Marcello e su viale Luigi Petroselli, in direzione del Circo Massimo. Alcune lavoratrici hanno battibeccato con un paio di automobilisti forzatamente fermi.
Il servizio di Diana Romersi
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