(MeridianaNotizie) Rimini, 26 novembre 2014 – La Polizia di Stato di Rimini ha eseguito 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettante persone aderenti a una rete di spaccio di sostanze stupefacenti che alimentava la riviera romagnola. Gli arrestati, tutti italiani, sono ritenuti gravemente indiziati di un’attività di spaccio di cospicui quantitativi di sostanza stupefacente del tipo “cocaina”.
Gli arrestati, pur non avendo frequenti e diretti contatti tra loro, rispettavano una ripartizione territoriale dai confini ben delineati: ciascuno di loro infatti era “attivo” nella propria zona, “coprendola” in orari ben precisi, senza sconfinare (le zone in questione erano Miramare, Marina centro, Rimini Sud/San Marino, Santarcangelo di Romagna/Poggio Berni, San Vito, Corpolò, Viserba e Grotta Rossa).
L’attività di indagine ha tratto origine da un’articolata serie di servizi di osservazione e controllo che permetteva di rilevare “anomale” frequentazioni (regolari e ripetitive) tra soggetti, tutti italiani, assolutamente insospettabili e soggetti invece noti per essere consumatori di sostanze stupefacenti. Tra gli arrestati infatti vi sono tecnici informatici, tassisti, operatori volontari, guardie e giardinieri, tutte persone note in zona per la loro attività lecita.
Ed è stata proprio quest’ultima circostanza a indurre gli investigatori a effettuare ulteriori accertamenti che, mediante una mirata e più specifica attività info-investigativa, ha permesso di raccogliere tutti gli elementi necessari per effettuare ulteriori approfondimenti di natura tecnica. Durante le perquisizioni, gli operatori della Polizia di Stato hanno trovato 100.000 euro in banconote, tutte custodite all’interno di una cassaforte, nonché 50gr. di cocaina.
Servizio di Domenico Lista
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