(MeridianaNotizie) Roma, 28 novembre 2014 – Più istruite, più impegnate nella professione, meno centrate sul matrimonio. Orientate alla realizzazione di sé stesse rimangono comunque aperte al cambiamento e alla relazione con gli altri. Capaci di mediare e di integrare l’aumentata complessità del loro ruolo cercano le informazioni e le soluzioni che possono semplificare la loro vita. Più attente al benessere, alla salute e alla cura di sé fanno parte delle élite socioculturali e sono sempre più determinate a perseguire i loro obiettivi.
È quanto emerge da una ricerca condotta da GfK Eurisko, presentata in occasione del Convegno “Amore e Ormoni nella vita delle donne” che ha riunito a Roma i maggiori esperti ginecologi italiani, che ha esplorato i mutamenti degli stili di vita delle giovani donne tra i 18 e i 24 anni dai primi Anni ’90 ad oggi.
Un’evoluzione segnata da una forte complessità, da un’adultizzazione precoce che si scontra con un’insicurezza di fondo legata ai temi della precarietà, della crisi economica e dalla mancanza di informazioni anche nella sfera della sessualità. Tutte tematiche che in famiglia non si toccano, nonostante il 74% delle giovani donne attribuisca a questi aspetti della vita una grande importanza. La dottoressa Isabella Cecchini, Direttore del Dipartimento Salute di GfK Eurisko
Un’indagine condotta da ottobre 2013 ad aprile 2014 su un campione di oltre 700 ragazze, studentesse all’ultimo anno delle scuole superiori, nell’ambito del progetto educazionale “La pillola senza pillola”, promosso da SIGO – Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia e da MSD Italia, ha rivelato che il 68% di esse non conosce alternative alla pillola nell’ambito della contraccezione ormonale. Tuttavia dalla stessa indagine emerge che quasi il 40% delle ragazze che utilizza già un metodo contraccettivo ormonale vorrebbe cambiarlo. Il bisogno di maggiori conoscenze e informazioni sulle alternative possibili e disponibili può essere soddisfatto da un counseling adeguato da parte del ginecologo che secondo le giovani è ritenuto la figura più adatta ad aiutarle ad individuare la scelta contraccettiva che più si adegua alle loro esigenze di vita. Rossella Nappi, Professore Associato di Ostetricia e Ginecologia dell’Università degli Studi di Pavia.
In generale, secondo lo studio condotto da ECOS2, le donne che non avevano idea su quale fosse il metodo contraccettivo più adatto a loro, dopo il confronto con il medico, hanno optato per un metodo che non prevedesse l’assunzione giornaliera di una pillola a conferma che l’aumentata complessità spinge le donne a ricercare e adottare soluzioni che semplifichino dove possibile la loro vita.
Servizio di Cristina Pantaleoni
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