(MeridianaNotizie) Roma, 29 aprile 2015 – Oltre 600 mila persone colpite, 500 ricoveri ogni giorno per un totale di 165mila all’anno. Questi i numeri dello scompenso cardiaco.
Affanno, difficoltà respiratoria, senso di stanchezza: sono i sintomi più frequenti, come spiega Massimo Piepoli, responsabile Ambulatorio Scompenso e Cardiomiopatie dell’Ospedale di Piacenza. L’incidenza dei sintomi aumenta a causa degli stili di vita, dell’aumentata sopravvivenza dopo un infarto e dell’invecchiamento della popolazione. (meno dell’1% sino a 60 anni, il 2% tra i 60 e i 70, il 5% tra i 70 e gli 80, oltre il 10% dopo gli 80 anni)
Si stima che il tasso di mortalità sia del 30% a un anno dalla diagnosi, 50% a 5 anni. Per prevenire il peggioramento della malattia o l’evoluzione verso lo scompenso di altre condizioni è fondamentale controllare i fattori a rischio, come fumo, diabete, pressione, colesterolo e glicemia e adottare un adeguato stile di vita basato su dieta sana e attività fisica regolare. come sottolinea Nadia Aspromonte, responsabile programma scompenso cardiaco, cardiologia ospedale S.Filippo Neri di Roma.
Contro questa patologia si mobilita anche l’Italia, organizzando dal 2 al 10 maggio le “giornate europee dello scompenso cardiaco”.
Servizio di Teresa Ciliberto