(Meridiana Notizie) Roma, 11 febbraio 2016 – Malattie infettive da decenni sotto controllo che tornano a essere una minaccia terribile; procedure chirurgiche anche banali che mettono a rischio la vita dei pazienti; medici disarmati di fronte ad un’ampia gamma di infezioni. E’ lo scenario che potrebbe delinearsi a causa della crescente diffusione di batteri resistenti, in grado di difendersi e sopravvivere alle terapie antibiotiche.
Si apre dunque anche in Italia, Paese europeo con le più elevate percentuali di resistenza verso quasi tutti gli antibiotici, il dibattito sulla ricerca e il corretto uso di questi farmaci. “La resistenza agli antibiotici è un problema allarmante, potenzialmente drammatico, perchè cominciamo ad avere situazioni in cui i pazienti sono resistenti a quasi tutti gli antibiotici e questo vuol dire non avere più strumenti per curarli” afferma Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. “L’utilizzo inappropriato di questi farmaci sta determinando un vasto e rapido sviluppo di ceppi di batteri resistenti, che avrà l’effetto di rendere difficile il trattamento di una gamma sempre più ampia di infezioni oggi abbastanza comuni e facili da contrarre”.
Tra i nuovi approcci si fa strada il One Health, vale a dire una nuova visione della salute umana e della salute animale, intesa come salute unica. Fondamentale diventa il rilancio della pratica vaccinale e l’uso consapevole degli antibiotici anche negli animali.
Il servizio di Diana Romersi